La "Vita Nova" è la prima opera di attribuzione certa di Dante Alighieri che scrisse tra il 1292 ed il 1293, poco dopo la morte dell'amata Beatrice. In essa si alternano trentuno liriche e quarantadue capitoli di prosa. L'opera, infatti, raccoglie la maggior parte dei testi poetici composti dall'autore nella sua giovinezza, che sono quasi tutti seguiti da una parte in prosa che funge da contesto narrativo e da commento. Il senso del titolo va ricercato nel rinnovamento vitale che è conseguente, per il poeta, all'incontro con la figura amata.
La parte scritta in prosa è propedeutica ad una spiegazione delle poesie e agisce da motivo di illustrazione dell'ispirazione poetica. Le liriche furono scelte fra quelle che Dante aveva composto (a partire dal 1283) in onore di diverse varie figure femminili e, soprattutto, per la stessa Beatrice; in seguito vennero poi composte le parti in prosa.