Commento dell'editore:
Nel Millenario Polironiano e a novecento anni dal Concilio di Guastalla, dove era presente anche Matilde di Canossa, Marradi traduce dal latino medievale di Donizone, monaco reggiano che compose il poema dedicato alla luminosa contessa. Versi duri, e talvolta spietati, quelli composti mentre Matilde viveva; Donizone, il primo biografo di Matilde, guarda il mondo dall'alto della rupe di Canossa con "occhi da borghigiano", come si disse in seguito, Marradi oggi gli dà voce con accenti del nostro tempo e del nostro mondo.
Indice:
7 Introduzione
9 Prefazione
11 L'epopea di Canossa
19 Incomincia l'epistola
23 Iniziano i capitoli del libro primo
27 Iniziano i capitoli del libro secondo
31 Questo prologo dice in nome di chi è scritto questo carme
35 Inizio del libro sui Principi di Canossa
39 LIBRO I
165 Ha inizio il prologo del libro secondo
167 Comincia il libro secondo
171 LIBRO II
319 Esortazione a Canossa
321 Indice dei nomi.