Verso la verità. Corrispondenza tra Agostino e Nebridio


PREZZO : EUR 13,50€
CODICE: ISBN 8831147137 EAN 9788831147132
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Sant'Agostino
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Verso la verità. Corrispondenza tra Agostino e Nebridio

PREZZO : EUR 13,50€

CODICE :
ISBN 8831147137
EAN 9788831147132

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Sant'Agostino

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


ANNO:
1990

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
144 pagine
Brossura
cm 11,5 x 18 x 0,8
gr 120

DESCRIZIONE:

Quarta di copertina:
La fitta corrispondenza tra Agostino e Nebridio, anche se restano solo 12 lettere, ci dice la rosa d'interessi culturali-spirituali-ascetici dei due amici. Il tono elevato ci fa capire che si tratta di corrispondenza tra intellettuali in ricerca. Queste lettere, poi, sono anche espressioni di grande sensibilità umana: le attenzioni reciproche, la stima, le premure, che solo una provata, profonda amicizia, libera e leale, puà giustificare. La ragione ultima di essa è l'informazione sul cammino di ricerca della verità che importa la purificazione del cuore e la contemplazione di Dio (Deificari… in otio)

Indice:
pag. 7 PREFAZIONE
9 INTRODUZIONE
9 Capitolo primo - Nebridio corrispondente di Agostino
16 Capitolo secondo - Conversione e servizio: Purificazione e contemplazione
16 1. Purificazione
28 2. Contemplazione
29 A. La contemplazione presso i classici pagani
33 B. Deificari… in otio: contemplazione agostiniana
44 Capitolo terzo - L'amore per la Sapienza-Verità
51 Capitolo quarto - Spunti dottrinali nella corrispondenza tra Agostino e Nebridrio
51 1. Problemi filosofici
51 A. La felicità
53 B. L'interiorità
58 C. Il mondo sensibile e il mondo intelligibile
62 D. Immaginazione o fantasia, memoria e conoscenza
64 a. Immaginazione o fantasia
65 b. Memoria
67 c. Conoscenza
69 E. I sogni
71 F. Altri quesiti
72 2. Problemi teologici - Trinità e Incarnazione
72 A. La Trinità
74 B. L'Incarnazione
77 Conclusione
TESTI AGOSTINIANI
83 Lettera 3. Scritta all'inizio del 357
A. risponde a Nebridio che, ignorando molte cose, non può essere chiamato felice (n. 1). La vera felicità (n. 2); piú che il corpo si deve amare l'anima (nn. 3-4). Una questioncella grammaticale (n.5)
91 Lettera 4. Scritta dopo la precedente
Agostino annuncia a Nebridio i progressi fatti durante il suo ritiro, nella conoscenza degli intelligibili (n. 1) per cui è convinto che la mente è superiore ai sensi (n. 2)
94 Lettera 5. Scritta tra il 358 e il 391
Nebridio si lamenta che i concittadini di A. ne disturbino la contemplazione coi loro affari e lo invita nella propria villa
96 Lettera 6. Scritta nello stesso tempo (388-91)
Nebridio sottopone ad A. il problema della memoria la quale, a suo parere, è inseparabile dall'immaginazione (n. 1); questa poi ricava le sue immagini non tanto dai sensi quanto da se medesimi (n. 2)
99 Lettera 7. Scritta nello stesso tempo (388-91)
A. risponde alla lettera precedente dicendo che la memoria può resistere anche senza l'immaginazione (n. 1); i fantasmi sono generati nell'anima attraverso i sensi (nn. 2-3); essi sono di tre generi (n. 4); e possono influire nefastamente sull'anima (n. 5): risolve un'obiezione ed esorta Nebridio a resistere ai fantasmi prodotti dai sensi (nn. 6-7)
110 Lettera 8. Scritta nello stesso tempo (388-91)
Nebridio chiede ad A. come mai le potenze celesti possano inviarci visioni e sogni durante il sonno
112 Lettera 9. Scritta dopo la precedente
A. risponde alla precedente lettera di Nebridio dicendo che gli amici sono vicendevolmente presenti nello spirito (n. 1); egli accennerà solo qualche argomento per risolvere la difficile questione sui sogni inviati dalle potenze superiori (n. 2): che ciò sia possibile si dimostra con l'esempio delle passioni dell'anima, come l'ira, che traspaiono nel corpo (nn. 3-4), infine esorta Nebridio a rileggere attentamente l'Ep. 7 ch'egli non ha capito (n. 5)
117 Lettera 10. Scritta dopo la precedente
Agostino spiega la difficoltà di convivere saltuariamente con Nebridio, data la necessità di continui viaggi (nn. 1-2). La vera tranquillità si trova nel proprio intimo e nell'unione con Dio (n. 3)
121 Lettera 11. Scritta dopo la precedente
Fra le tante questioni di Nebridio A. sceglie la piú difficile (n. 1), il rapporto fra Incarnazione e Trinità (nn. 2-3). L'Incarnazione fu un esempio di umiltà perché l'uomo ascenda a Dio (n. 4)
128 Lettera 12. Scritta tra il 389 e il 391
A. ritorna sul quesito relativo all'Incarnazione, che aveva cominciato a discutere nell'Ep. precedente; ma la lettera ci è giunta in minima parte
130 Lettera 13. Scritta nel medesimo tempo (389-91)
Premessa la futilità della questione se l'anima abbia un altro corpo piú sottile (nn. 1-2), A. espone il concetto di intelligibile e di sensibile e i rispettivi oggetti (nn. 3-4)
134 Lettera 14. Del medesimo tempo (389-91)
A., sebbene occupatissimo, risponde a Nebridio che gli aveva chiesto perché mai il sole è differente per grandezza ed effetti dagli altri astri (nn. 1-2); accennando poi all'Uomo-Dio tocca l'altro quesito se la Somma Sapienza contiene l'idea di ciascun uomo (nn. 3-4)


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