Quarta di copertina:
Quale significato ebbe in Italia la presenza del modello narrativo e dell'immaginario dei romanzi arturiani, presenza tenacissima - fra Duecento e Quattrocento - ai livelli culturali più disparati, dagli ambienti signorili delle corti alle piazze cittadine dei comuni? Senza aspirare a un'informazione esaustiva, questo volume si concentra sui nodi principali delìa questione: la tradizione testuale italiana dei più fortunati romanzi in lingua d'oil (qui per la prima volta sistematicamente affrontata per il Lancelot, il Tristan, il Merlin); il rapporto fra testi originali e volgarizzamenti; le riscritture, gli adattamenti, le suggestioni in contesti differenziati sia culturalmente, sia per genere letterario (dalla Commedia dantesca al Canzoniere di Petrarca, dal Novellino all'Orlando Innamorato fino a più modeste e oscure testimonianze); infine l'interpretazione dei paradigmi esemplari cavallereschi proposti dalla narrativa italiana.
Indice:
pag. 7 Premessa
I. Tradizione testuale
11 1. "Franceschi romanzi": copisti, lettori, biblioteche
49 2. Il Roman de Tristan: storia italiana di un testo francese
77 3. Appunti su Merlino
99 4. La Tavola Ritonda: tradizione toscana e padano-veneta
II. Dalla parte dei lettori
115 5. I racconti arturiani del Novellino
143 6. Il Roman de Lancelot fra Dante e Petrarca
155 7. Il sottotitolo illustrato del Decameron
165 8. Orlando e Agricane alla fontana
III. Il migliore cavaliere
175 9. Tristano e Lancillotto a confronto
201 10. Galasso e il cavaliere dalle armi incantate
225 11. L'alto principe Galeotto
Indici
241 Indice delle abbreviazioni bibliografiche
243 Indice delle sigle
245 Indice bibliografico di riferimento
259 Indice dei nomi