Terra senza Crociati


PREZZO : EUR 28,00€
CODICE: ISBN 8878040584 EAN 9788878040588
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: ,
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Terra senza Crociati

PREZZO : EUR 28,00€

CODICE :
ISBN 8878040584
EAN 9788878040588

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: ,

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


ANNO:
1991

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
18 pagine
Brossura
cm 13,5 x 21 x 1,3
gr 270

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
La Sicilia, da sempre punto di approdo di forze migratorie, accoglie senza traumi ondate di emigranti, spesso provenienti dal vicino mondo maghribino offrendo loro ospitalità, lavoro e a volte famiglia. Le ragioni sociali di questa generosa disponibilità vanno ricercate in quel Medioevo siciliano, per alcuni secoli esempio d'incontro e di collaborazione tra le più diverse etnie.
Terreno fertile per la creazione di un nuovo Stato, la Sicilia normanno-sveva attira su di sé la partecipazione attiva di arabi, bizantini, ebrei, latini e gente del nord, ponendosi in una posizione contrastante con le idee dell'epoca: sono i secoli delle spedizioni crociate tese alla riconquista della Terrasanta, movimento questo che vede estranea la partecipazione del regno meridionale.
"Terra senza crociati" non è una compiuta storia della Sicilia nel Medioevo ma una minuta ricostruzione di alcuni aspetti della vita del Regnum Siciliane, solitamente relegati ai margini delle trattazioni storiche. Un testo assolutamente attuale, in un mondo dove la convivenza fra gruppi etnici nel vicino e lontano Oriente diventa ogni giorno più difficile.

Quarta di copertina:
Maria Nadedge viene dalle Isole Mauritius, Divina dalle Filippine, Rangla dall'India, Femy dalla Nigeria. Tutto il mondo maghribino ha preso itinerari europei, a cominciare dal vicino meridione d'Italia. Ma è sopratutto in Sicilia che questo sparso e vario esercito di emigranti ha trovato, senza traumi ospitalità, lavoro e a volte famiglia. Né mai nell'isola sono insorti segni di intolleranza razziale come è accaduto e accade in altre parti d'Italia e d'Europa.
Le ragioni sociali di questa generosa disponibilità vanno ricercate in quel Medioevo siciliano, per alcuni secoli esempio d'incontro e di collaborazione tra le più diverse etnie. La Sicilia normanno-sveva, infatti, si configurò come luogo ideale per la creazione di uno Stato, frutto del concorso attivo di arabi, bizantini, ebrei, latini e gente del nord.
Questa nuova realtà politico-sociale-culturale contrastava con le idee dell'epoca: mentre, nei secoli XI-XIII, le forze cristiane tentarono di riconquistare Ia Terrasanta, il regno meridionale rimase estraneo al movimento delle Crociate, avendo trovato una pacifica soluzione al problema dei rapporti fra gruppi etnico religiosi differenti.
"Terra senza Crociati" non è una compiuta storia della Sicilia nel Medioevo ma una minuta ricostruzione di alcuni aspetti della vita del Regnum Siciliae, solitamente relegati ai margini delle trattazioni storiche. Un testo la cui attualità è oggi esaltata dal problema della presenza degli extracomunitari, dalla violenza fra gruppi etnici nel vicino e lontano Oriente che scava solchi di sangue e ci allontana dalla possibilità di convivenza.

Indice:
pag. 9 Premessa
11 I. "Guerra Santa" nell'isola
21 II. Dal sacro al profano
31 III. La Sicilia fra due mondi
39 IV. Un gemellaggio: Ifriqiya-Sicilia
47 V. Urbis inimica Deo
53 VI. "Uomini del nord" e uomini… del sud
63 VII. Pluralità di lingue e di culture
77 VIII. Sincretismo d'arte
87 IX. Il furor theutonicus
97 X. Federico II "Stupore del mondo"
105 XI. Federico "Emiro"
115 XII. Federico e l'astrologia
121 XIII. Federico scienziato e poeta
131 XIV. Vita alla corte federiciana
139 XV. Una cultura per l'Europa
147 XVI. Una lingua per l'Italia
157 XVII. Un re guelfo per la Sicilia ghibellina
167 XVIII. Il declino della cavalleria


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