Quarta di copertina:
L'Autore - con metodo storicistico - analizza le vicende dei Templari nell'ambito dell'ambiente culturale nel quale vissero, confutando i miti e le leggende del posteriore "Templarismo".
Dall'indagine emerge un "ridimensionamento" dei Templari, come "uomini di cultura" che avrebbero inciso sul loro tempo, dettando un preteso "messaggio esoterico templare". Soprattutto confuta la tesi di una esistente "catena iniziatica" templare guidata da pretesi "Superiori occulti" fino ai nostri giorni.
L'Ordine del Tempio finì con la soppressione nel 1312 e vive soltanto il ricordo e il simbolo dei Templari come "Uomini Liberi" perseguitati ingiustamente.
L'Autore si sofferma ad esaminare il grandioso fenomeno della loro "organizzazione" - militare, politica, economica - sorta in Terra Santa ed in Europa nel corso dei secoli. Diventata una "potenza" a carattere extra-statuale ed internazionale, essa fu stroncata dall'iniquo "Processo" (1307-14) indetto dal re Filippo il Bello con la complicità del papa Clemente V.