Storia della città di Roma nel Medioevo


PREZZO : EUR 200,00€
CODICE: ISBN 8806376896 EAN 9788806376895
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Introduzione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Storia della città di Roma nel Medioevo

PREZZO : EUR 200,00€

CODICE :
ISBN 8806376896
EAN 9788806376895

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COLLANA/SERIE:


ANNO:
1973

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
CXXXVII-2583 pagine
24 tavole a colori fuori testo
3 volumi rilegati, con sovracoperta, in cofanetto
cm 14 x 22 x 17
gr 3180

NOTE:
Edizione inglese: History of the City of Rome in the Middle Ages

DESCRIZIONE:

Dal VOLUME I:
Alla data del 3 ottobre 1854 Ferdinand Gregorovius parla per la prima volta, nei suoi "Diari romani", del proposito di scrivere la storia della città di Roma nel Medioevo. Egli concepì quel disegno, annota, «commosso dalla vista della città così come appare dal ponte dell'isola di San Bartolomeo»: dalla vista, dunque, di Trastevere e dei palazzi imperiali. Più tardi riconobbe che era stata l'«immagine ideale di Roma» a rispecchiarsi allora nel suo animo. Anche lo storico inglese Gibbon, cui il Gregorovius si richiama di sovente, concepì l'idea della grande opera sulla decadenza e la caduta dell'impero romano a Roma, sulla rocca Capitolina, «sedendo pensieroso fra le rovine del Campidoglio e ascoltando i monaci scalzi salmodiare i Vespri...». Soltanto nel 1858, quando ormai i primi due volumi sono già vicini alla conclusione, veniamo a sapere qualcosa di più circostanziato sul grande progetto. L'autore non intende scrivere soltanto la storia politica della città, ma rappresentarne «la vita tutta intera», e cioè le sue metamorfosi; fare la storia delle rovine, degli usi, dei costumi, ed anche delle leggende e dell'arte. Egli intende congiungere questi diversi aspetti in un intreccio organico. Ma ciò non esaurisce la portata del progetto, poiché intende includere anche l'esposizione della forma cattolica della religione cristiana e del rapporto fra Romani, papato e Impero. Così egli va ben oltre la semplice storia della città: ma non può essere altrimenti, trattandosi di Roma. (Dall'introduzione di Waldemar Kampf).
Dal VOLUME II:
Con la "Storia della città di Roma nel Medioevo", Gregorovius aveva posto mano a un compito che, al di là dell'aspetto meramente scientifico, interessava ogni persona colta del suo secolo. Ne fa fede la testimonianza dei dotti di allora dotati di vera, profonda cultura. Due anni prima che, nel 1859, apparissero i primi due volumi, Jacob Burckhardt ricordava che «il destino di Roma, città universale» non avrebbe interessato soltanto lo studioso dell'antichità, ma «ogni persona colta». Un anno dopo la pubblicazione di quei due volumi, senza menzionarli espressamente, uno storico che in certo modo può esser considerato agli antipodi di Burckhardt, Ernst Curtius, diceva che Roma era un nodo centrale per gli interessi spirituali di «tutte le persone colte», un'altissima scuola di scienza e di arte. Nel 1862 infine il critico Eduard Arnd assicurava che «tutti gli amanti della storia» e tutti coloro - ed erano moltissimi - che avevano visto Roma con i propri occhi, aspettavano «con impazienza» il proseguimento della "Storia della città di Roma nel Medioevo" (Dall'introduzione di Waldemar Kampf).
Dal VOLUME III:
Gli avvenimenti politici del 1859 avevano aperto gli occhi al Gregorovius, dandogli una visione più chiara delle «idee fondamentali dell'età medievale, e soprattutto del rapporto tra il papato e Roma». Nella sua opera di storico egli segue col più grande interesse l'emancipazione delle Romagne dallo Stato della Chiesa, poiché essa rendeva più penetrante la sua comprensione «dell'unica, ininterrotta rivoluzione che travaglia lo Stato della Chiesa da mille e cento anni in qua». Non senza ragione egli considera gli avvenimenti contemporanei «un contributo inestimabile per l'opera dello storiografo» che si accinga a narrare le lotte e le sofferenze di Roma medievale. In quegli anni di crisi politica, temeva sempre di non poter assistere, se si fosse allontanato da Roma, alla presa della città da parte degli Italiani, di non poter essere «testimone oculare di quella trasformazione», perdendo «un'esperienza di portata storica e in un certo senso la conclusione del mio stesso racconto». Ma, finché quell'evento di portata storica mondiale indugiava a verificarsi, egli lavorava con vigore alla storia di Roma, per fare un buon tratto di strada, prima che «i Piemontesi distogliessero troppo la mia attenzione». Ma sin dal 1861 Roma aveva perduto «il fascino dell'assoluta neutralità storica», per assumere «i tratti irrequieti, e a volte persino fanatici, della realtà coeva». Erano dunque necessarie, ed ancor più lo furono in seguito, la massima tensione e concentrazione per portare a compimento la vasta opera. (Dall'introduzione di Waldemar Kampf).

Indice:
Introduzione, di Waldemar Kampf
Nota biografica
Nota al testo
Storia della città di Roma nel Medioevo
Volume primo
Libro primo - Dall'inizio del V secolo alla caduta dell'Impero d'Occidente (476 d.C.)
Libro secondo - Dall'inizio della dominazione di Odoacre all'istituzione dell'Esarcato in Ravenna nel 568
Libro terzo - Dagli inizi dell'Esarcato ai primi del secolo VIII
Libro quarto - Dal pontificato di Gregorio II (715) all'incoronazione di Carlo Magno
Libro quinto - La città di Roma all'epoca dei Carolingi, sino all'anno 900
Libro sesto - Storia della città di Roma nel secolo X
Volume secondo
Libro settimo - Storia della città di Roma nel secolo XI
Libro ottavo - Storia della città di Roma nel secolo XII
Libro nono - Storia della città di Roma nel secolo XIII, dal pontificato di Innocenzo III al 1260
Libro decimo - Storia della città di Roma dal 1260 al 1305
Libro undicesimo - Storia della città di Roma dal 1305 al 1354
Volume terzo
Libro dodicesimo - Storia della città di Roma dal 1355 al 1420
Libro tredicesimo - Storia della città di Roma nel XV secolo
Libro quattordicesimo - Storia della città di Roma dall'inizio del XVI secolo alla morte di Clemente VII (1534)
Conclusione della "Storia della città di Roma nel Medioevo"
Piante sovrapposte della città di Roma antica e nuova.


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