Saga longobarda: La crocetta d'oro - Passaggio a nord-est - La scuola degli eroi


PREZZO : EUR 28,00€
CODICE: ISBN 8837224400 EAN 9788837224400
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Saga longobarda: La crocetta d'oro - Passaggio a nord-est - La scuola degli eroi

PREZZO : EUR 28,00€

CODICE :
ISBN 8837224400
EAN 9788837224400

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COLLANA/SERIE:


ANNO:
2010

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
3 voll. in cofanetto
200+352+240 pagine
Brossura
cm 15,5 x 22,5 x 6,5
gr 1275

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
I grandi re ed eroi longobardi in un affresco narrativo che avvince il lettore e lo conduce nel fascino della storia d'Italia. La prima ricostruzione in forma romanzata della storia longobarda.
Parte prima: La crocetta d'oro
Questa è opera letteraria, opera di fantasia, certo, ma con un substrato di verisimile collocazione storica che parla di un popolo e di un regno che ha saputo estendersi in tutto il nord Italia e giù, lungo la penisola, fino ai ducati di Spoleto e Benevento: quando cadde, con esso cadde un sogno accarezzato da Desiderio, ultimo re longobardo e per un breve periodo suocero di Carlo Magno. Il sogno era quello di unire l'Italia.
Ma chi erano i Longobardi? Genti indomite, capaci di resistere ai nemici che ne minacciavano la stabilità: i Franchi che premevano ai confini occidentali, gli eserciti bizantini, intenti alla riconquista di una terra che ormai non apparteneva più a loro, i molti duchi ribelli e il Papato, il cui potere temporale in ascesa si scontrò con la sovranità della nazione longobarda. Tutti questi nemici non riuscirono a far crollare il regno. Protagonista involontaria, tragica figura della Storia, fu una donna: Ermengarda, figlia minore di re Desiderio e sorella del principe Adelchi, la cui vicenda segnò gli ultimi anni della vita longobarda. I fatti sono noti.
È storia tanto intensa da affascinare come un romanzo. O meglio: da suggerire il romanzo.
Parte seconda: Passaggio a nord-est
«In contrapposizione al sogno americano (uno dei tanti) del diciottesimo secolo riguardante il passaggio a nord-ovest, attraverso il quale dovevano trovare la strada per l'Estremo Oriente e ritornarne carichi di ricchezze fantasiosi quanto coraggiosi esploratori, noi in Italia abbiamo sempre avuto il passaggio a nord-est, dal quale si riversò nel nostro paese, in tempi diversi, la quasi totalità delle invasioni barbariche, dalle quali fu sempre devastato per primo il martoriato Friuli. I Longobardi non fecero eccezione ed entrarono anch'essi da quella parte, senza che gli storici abbiano però la certezza assoluta sul loro percorso. Infatti alcuni di essi (e tra questi Paolo Diacono) sostengono che passarono sopra al non meglio identificato monte Regio, chiamato così perché dalla sua cima re Alboino ebbe la visione del suo futuro regno, e si tratta secondo alcuni del Matajur, al confine tra l'Italia e la Slovenia, secondo altri del monte Nanos, in Slovenia. Altri storici si dicono certi che l'itinerario seguito fu la valle del Vipacco e la strada Postumia. In mancanza di certezze, ho scelto un'ipotesi mia, attendibile se non altro perché la prima fortezza espugnata fu Cividale. Comunque, se risulterà che ho sbagliato (o meglio che ha sbagliato l'Astico) sarà cosa da poco e, rifacendomi a quanto scritto nell'introduzione, costituirà uno spunto per chi mi legge per andarsi a cercare la verità, se ne avrà voglia, spulciando gli archivi alla ricerca degli avari e scarsi documenti che di quel tempo ci sono rimasti».
Parte terza: La scuola degli eroi
«Quando tutto fu finito, non restò ai nostri che un ritorno pieno di amarezza e di dolore. Arrivati al villaggio, Ataulfo diede immediatamente ordine di innalzare due gigantesche pertiche in onore dei due eroi. Sulla cima furono inchiodate le colombe di legno e al piede due grandi tavole con queste parole incise da Ferdulfo: "A Jacques e Joffroy, Cavalieri Templari amici dei Longobardi della fara dell'Astico. Non dimenticheremo mai il vostro sacrificio, non tradiremo mai la vostra fiducia, il vostro segreto morirà con noi. Addio, eroi!"».

Indice:
Parte prima:
5 Premessa di Lucio Panozzo
9 Introduzione (Uno strano colloquio)
15 Dichiarazione dell'Astico
17 Prologo
Parte prima. La crocetta d'oro
21 Capitolo primo. Il giuramento
27 Capitolo secondo. Progetti
31 Capitolo terzo. Il ballo
37 Capitolo quarto. Vigilia di caccia
43 Capitolo quinto. Partenza per la caccia
53 Capitolo sesto. Avventure di qualche anno prima
63 Capitolo settimo. Un'occasione mancata
67 Capitolo ottavo. Un brutto incontro
73 Capitolo nono. Delusione
77 Capitolo decimo. Uno stranissimo incontro
89 Capitolo undicesimo. Riabilitazione
97 Capitolo dodicesimo. Ritorno
103 Capitolo tredicesimo. Una bella festa finita male
111 Capitolo quattordicesimo. Morte di un valoroso
119 Capitolo quindicesimo. Progetti di nozze e nuove avventure
125 Capitolo sedicesimo. La razzia (Tunguska)
151 Capitolo diciassettesimo. Screzi d'innamorati
161 Capitolo diciottesimo. Storia di una spada
155 Capitolo diciannovesimo. Il dono del mattino (Morgengabe)
177 Capitolo ventesimo. Vigilia di guerra
185 Capitolo ventunesimo. Antiche glorie

Parte seconda. Passaggio a Nord Est
9 Capitolo primo. La visione del Matajur
17 Capitolo secondo. La presa di Cividale
29 Capitolo terzo. L'avventura del vipacco
41 Capitolo quarto. L'ultima valle
49 Capitolo quinto. A Brescia, a Brescia!
65 Capitolo sesto. Elisinda e Thor
75 Capitolo settimo. Il battesimo
79 Capitolo ottavo. Un atto d'amore
95 Capitolo nono. Requiem per un re
101 Capitolo decimo. La scuola di Tatone
107 Capitolo undicesimo. Ruperto
115 Capitolo dodicesimo. Ritorno alla fara
123 Capitolo tredicesimo. Rapaci
131 Capitolo quattordicesimo. Rappresaglia
163 Capitolo quindicesimo. Il cantore dei Longobardi
179 Capitolo sedicesimo. Un sogno profetico
187 Capitolo diciassettesimo. Una disgrazia per Gabrielarda e la giusta fine di un cattivo
201 Capitolo diciottesimo. Ricerche
225 Capitolo diciannovesimo. Insieme
233 Capitolo ventesimo. Ataulfo
239 Capitolo ventunesimo. Un nuovo dolore per Gabrielarda
243 Capitolo ventiduesimo. Verso Pavia
247 Capitolo ventitreesimo. Un incontro cattivo e uno buono
255 Capitolo venticinquesimo. Alla corte di Autari e Teodolinda
261 Capitolo venticinquesimo. Morte di due eroi buoni
279 Capitolo ventiseiesimo. La scure franca
279 Capitolo ventisettesimo. Vita di corte
285 Capitolo ventottesimo. Morte di un cattivo longobardo
297 Capitolo ventinovesimo. Il ritorno
303 Capitolo trentesimo. La fiera
311 Capitolo trentunesimo. Fuoco
317 Capitolo trentaduesimo. Brescia, la città dei ritorni
337 Postfazione. Epitaffio in morte dell'astico

Parte terza. La scuola degli eroi
5 Introduzione
13 Capitolo primo. Il gotino di Forni
23 Capitolo secondo. Il lamento di Tedone e una facile soluzione proposta da Ataulfo per risolvere a costui i suoi problemi di coscienza
39 Capitolo terzo. Un intervento dei santi Giorgio e Michele
53 Capitolo quarto. Tanzerloch (il buco del danzatore)
69 Capitolo quinto. Skrida
81 Capitolo sesto. L'àvaro di Lavarone
105 Capitolo settimo. L'uomo di roccia
123 Capitolo ottavo. La masca di S. Sebastiano
139 Capitolo nono. Avventura sulla Baltik
167 Capitolo decimo. Gesta di donne longobarde e di un cavaliere anglo
195 Capitolo undicesimo. Tradizioni e ricordi
207 Capitolo dodicesimo. Un'avventura al di fuori del tempo


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