S. Domenico abate di Sora e di Cocullo

Dalla illuministica religione del serpente pagano alla vera origine popolare del sacro dente cristiano attraverso la scoperta di nuovi documenti e di nuovi centri di culto

PREZZO : EUR 35,00€
CODICE: ISBN 888867666X EAN 9788888676661
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Con la collaborazione di: , , , Presentazione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
S. Domenico abate di Sora e di Cocullo
Dalla illuministica religione del serpente pagano alla vera origine popolare del sacro dente cristiano attraverso la scoperta di nuovi documenti e di nuovi centri di culto
PREZZO : EUR 35,00€

CODICE :
ISBN 888867666X
EAN 9788888676661

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COLLANA/SERIE:


ANNO:
2011

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
672 pagine
18 ill. b/n
Brossura con alette
cm 16,5 x 24 x 4
gr 1290

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Geografia, storia e antropologia dell'epopea eremitica e patronale di san Domenico di Sora o di Cocullo, abate benedettino che si venera in oltre quaranta località d'Abruzzo e dell'Italia centro-meridionale.

Seconda di copertina:
Geografia, Storia e Antropologia dell'epopea eremitica e patronale di S. Domenico di Sora e di Cocullo, abate benedettino che si venera in oltre quaranta località d'Abruzo e dell'Italia centro-meridionale, con vivaci trapianti anche in America, costituendo così una diffusione cultuale tra le più ampie della Penisola. Il Santo, vissuto in vari eremitaggi e fondatore di varie abbazie, è invocato in Umbria a Foligno (dove è nato) contro vari mali, nel Lazio a Sora (dov'è sepolto) contro le febbri malariche e le tempeste dell'aria, in Abruzzo a Villalago, Cocullo (AQ), Pretoro e Villamagna (CH), ecc. contro i morsi "rabbiosi e velenosi" e contro le "odontalgie".
La protezione dai morsi "rabbiosi e velenosi" e dalle "odontalgie" avviene in vari modi, ma soprattutto attraverso il "tocco" della "miracolosa reliquia-amuleto" del dente molare donato, secondo leggenda, dal Santo in persona e portato solennemente in processione dai devoti di Cocullo e di Villalago (AQ), dove si svolge, in onore del Santo, la famosa processione rituale delle serpi, in cui i devoti ostentano serpi vive, come candele processionali, coprendone anche la statua. Un analogo rituale si svolge a Pretoro e Villamagna (CH), dove si allestisce anche il sacro mimo del lupo ammansito, che riconsegna, per intercessione del Santo, un bambino rapito ai boscaioli. Le sagre culturali richiamano un gran numero di pellegrini e di turisti, interessati ad assistere ai rituali e a capirne il significato.
Il complesso culturale di S. Domenico abate, con particolare riferimento agli aspetti extraliturgici e popolari, presenta importanti questioni teoriche sulla sua origine e sui suoi significati, questioni che suscitano vivaci dibattiti. Per circa due secoli, si è pensato (molto probabilmente per sovrapposizione culta illuministica) che il rituale ofidico del Santo cristiano fosse un'eredità pagana, quella degli antichi manipolatori di serpenti della vicina Marsica. Ma, secondo altri studiosi, esso sarebbe legato alla leggenda coeva della trasformazione dei pesci in serpenti, operata dal Santo e a quella seicentesca del dono del dente molare e del ferro equino, entrambe simbolizzate su un portale della vicina Anversa degli Abruzzi, datato 1566-1666. Il "tocco" rituale delle due reliquie, la prima sulle persone e la seconda sugli animali, immunizza dai morsi delle fiere e dalle odontalgie. Si aggiunga che il patronato antimorso, secondo una autorevole notizia d'archivio, aveva all'origine carattere antirabbico e non antiofidico, carattere che si è poi allargato progressivamente verso i morsi di altri animali, fino alle serpi, le quali oggi occupano il posto principale nella festa di Cocullo, forse a causa dell'aspetto conturbante del serpente e del suo ricco simbolismo, ed anche a seguito dello streminio dei lupi sui monti d'Abruzzo.
Una nostra grande inchiesta d'archivio e di campo ha svelato nuovi documenti e centri di culto che spingono a rifiutare l'illuministica e non documentata religione del serpente pagano e consigliano di preferire la religione cristiana del dente molare del santo che protegge dai morsi di animali rabbiosi e velenosi. L'opera, patrocinata dalla Deputazione Abruzzese di Storia Patria (D.A.S.P.), ha coinciso con il centocinquantesimo dell'Unità d'Italia, e con l'occasione ha potuto osservare che i simboli del culto domenicano scolpiti sul portale di Anversa degli Abruzzi, convivono con l'immagine di Sant'Antonio da Padova, in fraternità patronale, a testimoniare l'unità culturale della Penisola.

Indice:
pag. 7 Presentazione (Walter Capezzali)
11 Introduzione
37 Capitolo primo. San Domenico abate e il culto a lui tributato
51 Capitolo secondo. La diffusione areale e temporale del complesso culturale
Il culto del Lazio
93 Capitolo terzo. Il culto in Abruzzo
Abruzzo aquilano, Villalago
145 Capitolo quarto. Il culto in Abruzzo
Abruzzo aquilano - Cocullo
253 Capitolo quinto. Il culto in Abruzzo
Abruzzo chietino
313 Capitolo sesto. Il culto nel Molise
337 Capitolo settimo. Il culto in Umbria, Marche, Campania, Puglie, America
337 Il culto nell'Umbria
350 Il culto nelle Marche
351 Il culto nella Campania
356 Il culto nelle Puglie
358 Il culto nelle Americhe
361 Capitolo ottavo. Geografia, storia e metamorfosi del culto
375 Capitolo nono. Teorie sul culto
411 Capitolo decimo. Confutazione delle teorie tradizionali
431 Capitolo undicesimo. Origini antirabbiche del patronato antimorso e vaghezza di quello ofidico
469 Capitolo dodicesimo. La teoria odontico-pastorale. Dente cura dente
481 Capitolo tredicesimo. La potenza magico-religiosa del dente. Il dente molare come reliquia e come amuleto
507 Capitolo quattordicesimo. Presenza di reliquie odontiche in altri culti antimorso e antodontalgici
515 Capitolo quindicesimo. Ambiente e metamorfosi patronale
547 Capitolo sedicesimo. Considerazioni conclusive. Dalla centralità del serpente alla centralità del dente. Dai morsi ai morsi
575 Capitolo diciassettesimo. Religiosità popolare e antropologia. Logica razionale e logica funzionale
589 Capitolo diciottesimo. Appendice di contributi integrativi
591 Franco Cercone, I ciaralli di Spoleto nelle "novelle" di Matteo Bandello
595 Elisabetta Gulli Grigioni, Il rito delle serpi di Cocullo e la sua funzione socio-culturale
599 Elisabetta Gulli Grigioni, Serpenti dorati. Amuleti anulari in forma di serpente
603 Mario Santucci, Strutture socio-economiche e strutture devozionali nel culto di San Domenico abate
611 Mario Santucci, Nota etnomusicologica
614 Alfonso Di Nola, Cocullo e la festa dei serpenti
619 Alfonso Di Nola, Recensione sugli studi di Giusepoe Profeta
627 Bibliografia
653 Appendice iconografica.


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