Commento dell'editore:
L'impressione genuina del postero, incontrandosi in Dante,
non è d'imbattersi in un tenace e ben conservato sopravvissuto,
ma di raggiungere qualcuno arrivato prima di lui.
Gianfranco Contini
Il nome di Dante è nel pensiero di molti indissolubilmente legato al titolo della sua opera maggiore: la Divina Commedia. È facile dimenticare che il grande poema fu solo il punto d'arrivo di un percorso iniziato nella prima giovinezza.
Leggere le Rime, dai sonetti giovanili alla vitalistica esuberanza di Sonar bracchetti e alle atmosfere oniriche di Guido, i' vorrei fino alle liriche poi raccolte nella Vita Nuova, come Donne ch'avete e Tanto gentile, significa accompagnare Dante nel lungo viaggio alla ricerca di una propria voce poetica che avrà come meta finale la Commedia.
Teodolinda Barolini analizza da punti di vista innovativi e spesso inediti le singole rime, facendo luce sull'evoluzione artistica e ideologica del poeta e sui rapporti che intercorrono tra le Rime e il capolavoro della maturità.