Commento dell'editore e quarta di copertina:
"But I, that am not shaped for sportive tricks | Nor made to court an amorous looking-glass | I, that am rudely stamped, and want love's majesty... | Why, I, in this weak piping time of peace, | Have no delight to pass away the time, | Unless to spy my shadow in the sun | And descant on my own deformity".
"Ma io, che non son fatto per spassi, | né per la corte di specchi amorosi, | io, che sono di rozzo conio e senza | maestà d'amore… | perdio, io, in mezzo ai pifferi di pace | non ho altro gusto per passare il tempo | che spiare la mia ombra sotto il sole | e cantarmi la mia deformità".
Il gobbo, sciancato Riccardo, Duca di Gloucester, per ottenere la corona è disposto a tutto. A perfide macchinazioni, misfatti e persino a uccidere il proprio fratello. Ma una volta conquistato, il potere va mantenuto, e ai primi crimini se ne devono sommare altri. Finché proprio chi li ha compiuti non ne diventa la vittima.
La tragedia di "Richard III", uno dei capolavori teatrali di tutti i tempi, è incentrata su questa potentissima figura di eroe negativo. Un sinistro superuomo rinascimentale malato di egocentrismo e brama di potere. Con questa tragedia Shakespeare racconta l'orrore senza tempo della crudeltà e la fascinazione perversa del sangue.
Indice:
V Introduzione di Paolo Bertinetti
Richard III
Riccardo III
4 Characters - Personaggi
10 Act I - Atto primo
112 Act II - Atto secondo
157 Act III - Atto terzo
234 Act IV - Atto quarto
318 Act V - Atto quinto
363 Nota del traduttore.