Petrarca: paesaggi, città, architetture


PREZZO : EUR 18,00€
CODICE: ISBN 8874624212 EAN 9788874624218
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Petrarca: paesaggi, città, architetture

PREZZO : EUR 18,00€

CODICE :
ISBN 8874624212
EAN 9788874624218

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


ANNO:
2012

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
136 pagine
Brossura
cm 14 x 21,5
gr 222

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Nella letteratura europea Petrarca è ormai considerato un riferimento essenziale per la nascita dell'idea di paesaggio, il vero "scopritore" della dimensione estetica della natura. In diversi brani del suo epistolario incontriamo evocazioni panoramiche e descrizioni geografiche, in un continuo oscillare fra paesaggi reali e immaginari. L'intreccio tra allegoria e realismo, tra significato spirituale e attenzione descrittiva verso i luoghi, ricorre in tutti i suoi scritti.
Il saggio di Carlo Tosco propone una lettura critica di questi temi, scegliendo quale punto di partenza la visione dell'architettura, cui si ricollega l'attrazione verso le rovine e le antichità di Roma. Segue un panorama più esteso, rivolto agli interessi geografici, alla cartografia e allo studio del territorio. Di qui si cerca di comprendere la lettura del paesaggio urbano e rurale e l'immagine poetica dei luoghi visitati durante i lunghi viaggi di Petrarca attraverso l'Europa del Trecento.
«Quello che emerge dagli scritti di Petrarca è una valutazione nuova dello spazio in cui si collocano le opere degli uomini, in una visione allargata dal monumento al suo contesto urbano o territoriale.
Nelle descrizioni dei suoi viaggi attraverso la Germania, la Francia e l'Italia si delineano i caratteri del territorio, le usanze dei popoli, le architetture, le arti figurative, con una vera geografia dei luoghi, attenta alle forme del paesaggio e alle sue caratteristiche.
È una topografia diretta, frutto di esperienze personali, di regioni e di città visitate: le sue pagine rappresentano forse il contributo più ricco di "geografie vissute" che la letteratura medievale ci ha lasciato».


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