Parola e verità. Agostino e la filosofia del linguaggio


PREZZO : EUR 9,30€
CODICE: ISBN 8873461344 EAN 9788873461340
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , VI
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Parola e verità. Agostino e la filosofia del linguaggio

PREZZO : EUR 9,30€

CODICE :
ISBN 8873461344
EAN 9788873461340

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, VI

ANNO:
1993

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
112 pagine
Brossura
gr 220

DESCRIZIONE:

Quarta di copertina:
La filosofia del linguaggio di Sant'Agostino muove dalla parola che risuona nel tempo e con esso svanisce (parola esteriore), e approda alla parola che nasce nell'intimità della mente e in essa è custodita (parola interiore). Se "In principio era il Verbo e il Verbo è presso Dio", da sempre la parola è verità e la verità parola. Non si ha da una parte la parola e dall'altra la verità. Solo nel tempo degli uomini si ha e si consuma la divaricazione tra parola e verità. Per questo, Agostino è attento sia a ciò che pensiamo e sia al modo in cui pensiamo, sorprendendo il momento in cui la parola o si apre alla verità o si chiude nella menzogna. La coscienza dell'originaria verità non è solo il punto di partenza della dottrina cristiana, ma anche il metro di prensione della realtà perché, pur negli attraversamenti delle zone opache del mondo fenomenico, la parola non si estranei dalla verità. Cosa distingue la parola da ogni altro mezzo di comunicazione? La parola non pare assimilabìle ad alcun altro medium perché essenzialmente dialogica o intersoggettiva. Mentre ogni altro mezzo di comunicazione procede dall'emittente al destinatario, la parola nasce e si definisce all'interno di una trama di relazioni o di feed-back, quasi emittente e destinataria a un tempo. Ebbene, prima che in dialogo con gli altri che sono fuori di noi, la parola nasce e vive in dialogo con l'Altro che, come maestro interiore, ci interpella perché la parola non si arresti alla soglia del sensibile ma apra a ciò che la consuma come segno e l'autentica come significato. È il "topos noetós", l'abisso infinito, dove il pensiero accade e, convertendosi in parola, si trasforma in domanda e invocazione.

Sommario:
pag. 7 Introduzione
9 Capitolo primo. Le cose e i segni
13 Capitolo secondo. "Signa naturalia" e la loro logica
17 Capitolo terzo. I "signa data" e la loro logica
21 Capitolo quarto. La parola della periferia al centro del sistema semiotico
25 Capitolo quinto. Stratificazione elementare della parola
29 Capitolo sesto. Carattere segnico, non rappresentativo, della parola
33 Capitolo settimo. Il significato della parola e le regole contestuali
37 Capitolo ottavo. Carattere "istruzionale" della parola
41 Capitolo nono. Dai segni propri ai segni trasposti
47 Capitolo decimo. La Parola tra significante e significato
53 Capitolo undicesimo. Funzione commemorativa della parola esteriore
57 Capitolo dodicesimo. La parola che illumina le parole dette o ascoltate
65 Capitolo tredicesimo. La parola che vincola le nostre parole
69 Capitolo quattordicesimo. Linguisticità dell'essere e suo recupero
75 Conclusione. "Uti-Frui": dalla parola transitiva alla parola intransitiva
82 Note
Appendice antologica
94 De Magistro
100 De libero arbitrio
107 Bibliografia essenziale
109 Indice dei nomi


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