Seconda di copertina:
A lungo, per più di una stagione storiografica, si è sopravvalutata la novità delle esplorazioni avvenute alla fine del XV secolo e per tutto il XVI, consegnando alla tradizione, quasi in un gioco fatalmente inevitabile di contrasto, l'immagine di un Medioevo immobile nelle sue strutture, negli orizzonti geografici e mentali, nelle conoscenze. Questa rappresentazione di maniera si è dimostrata, al vaglio della critica in anni recenti, sempre meno attendibile. All'immagine di una società medievale statica, dagli orizzonti limitati e angusti, chiusa nei cerchi stretti delle sue rade oasi abitate, si è venuta sostituendo poco a poco una composizione di spazi percorsi da gente in movimento, che quei confini, barriere naturali o delimitazioni politiche, attraversano. Le strade medievali sono piene di presenze significative: dai re fino ai mercanti, ai pellegrini o ai fuorilegge, agli emarginati, ai chierici, ai giullari, ai cavalieri erranti. Si viaggia per ragioni politiche, per fini economici e per lavoro, per devozione, a scopo di istruzione e per motivi religiosi. E non solo lungo le vie terrestri, ma utilizzando fiumi, laghi, canali artificiali, avventurandosi sulle acque dei mari e dell'oceano.
Una costante aspirazione alla stabilità come valore assoluto, l'ignoranza sostanziale del mondo, la povertà dei mezzi tecnici a disposizione, la consapevolezza dei disagi, delle fatiche, dei rischi non incrinò mai nell'uomo medievale la determinazione ad andare. Affrontare l'ignoto e i pericoli noti in condizioni di esistenza davvero dure, valicare confini oltre i quali si entra in contatto con genti estranee, diverse, spesso rappresenta un gesto di ordinario coraggio e insieme di meravigliosa capacità di avventura, che ha collegato fra loro nel tempo, in una sorta di esperienza unificante, non esploratori, non eroi, ma persone assolutamente comuni.
Questa ricerca è un tentativo di osservare la gente del Medioevo in cammino, di immaginarla mentre attraversa paesi e continenti e guarda, vede, interroga, apprende; di ricostruirne i percorsi, le fatiche, le paure, le emozioni.

Indice:
pag. 5 Premessa
9 Introduzione
PARTE PRIMA - ANDARE PER IL MONDO
14 Cap. I: Il viaggio come idea
30 Cap. II: L'orizzonte si amplia
44 Cap. III: Un mondo in movimento
85 Cap. IV: Le condizioni materiali
85 4.1. Partire
87 4.2. Prendere il mare
94 4.3.Per via di terra
99 4.4. Quali itinerari
107 4.5. La stagione e i tempi del viaggio
113 4.6. Il necessario per viaggiare
129 4.7. Disagi e pericoli nei viaggi
PARTE SECONDA-TRA IMMAGINAZIONE E REALTÀ
157 Cap. V: Il mondo sconosciuto: conoscenze geografiche e rappresentazioni
175 Cap. VI: Esseri disumani e meraviglie
190 Cap. VII: Il mondo conosciuto: i paesaggi dei viaggiatori
193 7.1. L'Europa del Nord
201 7.2. Le capitali dell'area islamica
210 7.3. I paesaggi di Terrasanta
216 7.4. Terre d'Italia
236 Cap. VIII: L'incontro con gli "altri"
236 8.1. "Appartengo al mondo"
240 8.2. L'altro
265 8.3. Vivere in mezzo agli altri
278 Fonti Edite
281 Indice Onomastico e Toponomastico.