Monaci. Angeli e Uomini. Il ruolo del monachesimo nella società medievale


PREZZO : EUR 18,00€
CODICE: ISBN 8875457468 EAN 9788875457464
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Monaci. Angeli e Uomini. Il ruolo del monachesimo nella società medievale

PREZZO : EUR 18,00€

CODICE :
ISBN 8875457468
EAN 9788875457464

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COLLANA/SERIE:


ANNO:
1997

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
208 pagine
Ill. b/n
Brossura

DESCRIZIONE:

Quarta di copertina:
Quale fu il contributo di monaci "angelici" a una società di uomini legati alle cose del mondo?
In quale misura il monastero determinò lo sviluppo urbano?
Dove va il nostro pensiero di fronte alle splendide opere artistiche dei monaci medievali?
E quello dell'uomo medievale?
In modo provocatorio, il libro ribalta la tradizionale concezione di un monachesimo medievale radicato nella società del tempo, ipotizzando che il suo ruolo possa essere stato sopravvalutato.
La definizione di monachesimo sulla quale più volte Milis pone l'accento è quella di specifico ideale spirituale e aspirazione alla perfezione raggiunto mediante uno stile di vito. Per il suo carattere conservatore, la negazione dei valori terreni, l'esclusiva attenzione al trascendente, il monachesimo non ebbe, secondo l'autore, un ruolo efficace nei cambiamenti sociali del Medioevo. Il fine ultimo dei monaci medievali era il Paradiso e, per questo, il loro atteggiamento verso il mondo terreno si manifestò in forme prevalentemente rituali, incidendo solo marginalmente sulla società circostante. Anche se il sistema dei valori spirituali monastici venne col tempo imposto a tutti i cristiani, il ruolo dei monaci fu limitato dalla crescente e stretta osservanza dei voti che li confinava nel chiostro. Pur se spesso situati alla confluenza di strade importanti per lo sviluppo urbano e commerciale, non furono i monasteri a determinare il nascere e il fiorire dei centri abitati. Quei pochi "eletti" tra la moltitudine di poveri ai quali veniva fatta una carità rituale alle porte dei monasteri, oppure coloro che assistevano alle funzioni religiose, non erano certo intellettualmente attrezzati per interpretare i messaggi nascosti della simbologia monastica. Concentrando l'attenzione sulla vita quotidiana dei monaci, Ludo Milis valuta in quale misura il vivere confinati nel monastero possa aver affievolito l'influenza dell'ideale monastico e fino a che punto quel vivere sia stato percepito come una fuga dalla dura realtà.


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