Commento dell'editore:

Facsimile che riproduce pagine scelte dai Codici della Biblioteca Capitolare di Verona. La Biblioteca Capitolare di Verona deve il suo nome e la sua origine al Capitolo dei Canonici della Cattedrale di Verona, che era chiamato anticamente Schola Sacerdotum Sanctae Veronensis Ecclesiae, cioè "la Corporazione dei sacerdoti della santa Chiesa Veronese".
Era questo l'organo più importante e più alto del clero di Verona, il centro della vita ecclesiastica e di ogni sua attività, strettamente congiunto con il Vescovo, e suo collaboratore nella cura e nella direzione della diocesi.
La Biblioteca è assai nota in tutto il mondo nel campo degli studi, per la somma importanza dei suoi manoscritti. Si tratta di un tesoro incantevole e unico i cui pregi spiccano principalmente per i seguenti motivi:
1. I codici veronesi, incominciando dal secolo V, rappresentano ognuno dei secoli che seguono;
2. Il patrimonio manoscritto della Capitolare di Verona, essendo in massima parte frutto di produzione locale, presenta lo svolgimento della scrittura e della cultura veronese;
3. I codici veronesi sono singolarmente autorevoli per la prefazione del contenuto (...) per la purezza della lezione, l'eccellenza degli autori, l'importanza dei lavori (..);
4. Costituiscono serie e collezioni multiple di raro valore scientifico per il contenuto biblico, patristico, conciliare, liturgico, giuridico, letterario, storico (...);
5. Particolarmente ricchi sotto l'aspetto paleografico ne forniscono il quadro pressoché completo, poiché i manoscritti veronesi contengono quasi tutti i generi di scrittura nelle varie epoche e nelle singole specie;
6. Copiscuo il numero e grande il valore dei codici palinsesti;
7. Numerosi pure e di pregio non comune i codici miniati;
8. Negli autografi risalta molto distinta l'attività didattica e culturale di autori veronesi.