Commento dell'editore:
Il volume indaga in che forme il mondo tardogotico ha investito Venezia e Padova, attraverso la figura del pittore veneziano quattrocentesco Michele Giambono, di cui la studiosa compie in particolare una lettura iconografica oltre che stilistica nuova del monumento Cortesia da Serego in Santa Anastasia a Verona, della sua sfarzosa decorazione pittorica, di una ricerca di plasticità che si connette con le nascenti idee rinascimentali. Ciò allarga l'immagine critica di Giambono, mettendone a fuoco un meritato e dovuto riconoscimento.
La valutazione delle pitture diviene pertanto essenziale per comprendere a fondo la figura dell'artista, e proprio partendo dai dipinti veronesi l'autrice ricostruisce l'intera opera, ritessendone una persuasiva trama e collegandosi al vivace ambiente artistico veneziano, tra Gentile da Fabriano e le primissime novità rinascimentali.