Commento dell'editore:
Le fonti aziendali offrono un contributo prezioso per penetrare nella realtà economica, politica e sanitaria genovese alla fine del Trecento attraverso le testimonianze originali dei mercanti che vivono ed operano in città nelle ultime decadi del XIV secolo. Le voci di questi operatori forestieri restituiscono un quadro attendibile della vita economica a Genova, filtrata attraverso le loro attività e le loro strategie aziendali, permettendo di esplorare in particolare la proiezione occidentale del commercio genovese, ricostruendo le relazioni che dalla città si svolgono sulla Provenza e sulla Catalogna, regioni sulle quali convergono prevalentemente gli interessi dei toscani, e di documentare le vicende politiche e sanitarie che turbano in questi anni lo scenario cittadino, integrando le fonti ufficiali e svelando così il profondo condizionamento di questi eventi sul mercato, sulle scelte delle aziende, sui prezzi. La corrispondenza e la contabilità del Fondo Datini dell'Archivio di Stato di Prato consentono di visitare il mondo economico genovese di fine secolo attraverso il penetrante spirito di osservazione degli operatori toscani che, consapevoli dell'importanza dell'informazione per agire in modo razionale, guidati da una straordinaria intelligenza emotiva, ricordano nelle loro lettere merci, cambi, monete, pesi e misure, usi e consuetudini del mercato genovese, fissando inoltre una precisa e dettagliata memoria delle ripetute crisi politiche e sanitarie cittadine e del loro forte impatto sul commercio, sul mercato dei cambi e sulle attività produttive.