Manuale di linguistica germanica


PREZZO : EUR 52,00€
CODICE: ISBN 8832360675 EAN 9788832360677
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: ,
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : -
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Manuale di linguistica germanica

PREZZO : EUR 52,00€

CODICE :
ISBN 8832360675
EAN 9788832360677

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
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EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:



ANNO:
2006

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
XVIII-422 pagine
11 ill. b/n
Brossura
cm 17 x 24 x 2,2
gr 757

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Oggetto di studio della linguistica germanica è l'insieme delle lingue germaniche che hanno un'origine comune in una lingua madre ricostruita, il 'germanico'. La linguistica germanica si occupa sia dello studio delle lingue moderne, sia delle lingue antiche e del loro sviluppo storico. Questa seconda prospettiva di analisi (linguistica storica) viene privilegiata nel presente manuale, in quanto più si risale nel tempo, più si scoprono le somiglianze tra lingue geneticamente imparentate e così si possono individuare fenomeni linguistici condivisi che attestino l'origine comune. Prima di trattare le lingue germaniche antiche e il loro sviluppo, sarà bene iniziare accennando alle lingue germaniche moderne.
Attualmente la famiglia delle lingue germaniche comprende: l'inglese, il tedesco, il nederlandese, le lingue nordiche (o scandinave) e il frisone. L'inglese è diffuso in vari paesi ed è oggi la lingua veicolare più usata a livello mondiale. Oltre alla Gran Bretagna e all'Irlanda, dove si parla anche l'irlandese appartenente alla famiglia delle lingue celtiche, abbiamo parlanti di lingua inglese negli Stati Uniti (l'americano come varietà dell'inglese), Canada, Australia, Sud Africa, Nuova Zelanda, zone dell'Asia e dell'Africa.
Il tedesco è la lingua ufficiale in Germania, Austria e in parte della Svizzera, ma è parlato anche in altre regioni come ad esempio in Italia in Tirolo. Il nederlandese è diffuso in Olanda (olandese) e in parte del Belgio (fiammingo). Da aggiungere che in Sud Africa, in seguito alla colonizzazione degli Olandesi, è presente l'afrikaans. Le lingue nordiche comprendono: il norvegese in Norvegia e l'islandese in Islanda che formano il gruppo occidentale delle lingue nordiche; il danese in Danimarca e lo svedese in Svezia del gruppo orientale; inoltre il feroese o feringio nelle isole Fær Øer.
Infine dobbiamo ricordare il frisone che si distingue in frisone occidentale (regione della Frisia e isole frisoni occ.), frisone orientale (Bassa Sassonia tra l'Ems e la Weser) e frisone settentrionale (parte nord-occidentale dello Schleswig e alcune isole: Sylt, Föhn, Helgoland). Per poter avviare lo studio della linguistica storica nell'ambito delle lingue germaniche occorre quindi conoscere quali erano queste lingue negli stadi antichi e quando inizia la loro documentazione.
Il Manuale di linguistica germanica è un sussidio didattico destinato in particolare agli studenti che frequentano insegnamenti universitari di Filologia germanica, Linguistica germanica, Storia della lingua inglese, Storia della lingua tedesca.
Tenendo conto del fatto che la riforma ha comportato un notevole cambiamento nella struttura dei corsi, si è sentita l'esigenza di ripensare i contenuti didattici della linguistica germanica alla luce di due motivazioni principali: 1. presentare gli aspetti metodologici e i contenuti della disciplina secondo un approccio che privilegia il livello sincronico per costruire percorsi diacronici; 2. aiutare gli studenti ad acquisire delle competenze a livello non solo teorico, ma anche applicativo attraverso un eserciziario realizzato su CD-rom.
Ciascuna delle parti di cui è composto il Manuale (Parte I: Fonetica e Fonologia; Parte II: Morfosintassi e sintassi; Parte III: Lessico) si presenta articolata in due sezioni, una di carattere generale e l'altra dedicata agli approfondimenti. In quest'ultima viene proposta una serie di temi scelti affinché ogni docente, selezionando gli argomenti da trattare, possa costruire il percorso didattico che ritiene più adeguato a seconda delle specificità dell'ordinamento locale o del livello del corso di studio.

Indice:
pag. XIII Premessa
XV Abbreviazioni
INTRODUZIONE: IL GERMANICO E LE LINGUE GERMANICHE
A. Parte generale
3 1. Le lingue germaniche
3 1.1. Le lingue germaniche moderne
4 1.2. Le lingue germaniche antiche e la loro documentazione
10 2. Ricostruzione del germanico e concetto di lingua ricostruita
10 2.1. Esempi e confronti tra inglese e tedesco
11 2.2. Comparazione linguistica e ricostruzione del germanico
13 2.3. Il mutamento fonetico e le ripercussioni sul sistema della lingua
17 3. La linguistica germanica: teorie e approcci metodologici
17 3.1. Teoria dell'albero genealogico di Schleicher
18 3.2. I Neogrammatici
19 3.3. Teoria delle onde di Schmidt
21 3.4. Teoria del sostrato
21 3.5. Teoria della poligenesi
22 3.6. Geografia linguistica
24 3.7. Teorie relative allo strutturalismo
27 3.8. L'approccio formale allo studio delle lingue e del mutamento linguistico
27 3.8.1. La fonologia segmentale
29 3.8.2. Sviluppi recenti negli studi sul mutamento fonologico
31 3.8.3. Oltre la fonologia: la centralità della sintassi
35 3.8.4. Le cause del mutamento
35 4. Gruppi di lingue germaniche e relative isoglosse
35 4.1. Gruppi di lingue germaniche
38 4.2. Isoglosse relative ai gruppi di lingue germaniche
B. Approfondimenti
42 5. Approcci interdisciplinari: linguistica, archeologia e storia
46 6. Le lingue germaniche antiche: cenni storico-culturali
46 6.1. Gotico
48 6.2. Antico islandese
50 6.3. Anglosassone
52 6.4. Antico sassone
52 6.5. Antico alto-tedesco
56 7. Fenomeni di interferenza linguistica tra il latino e le lingue germaniche: aspetti lessicali e morfo-sintattici
56 7.0. Introduzione
57 7.1. I prestiti
58 7.1.1. I prestiti in gotico
59 7.1.2. I prestiti risalenti ai primi secoli d.C.
60 7.1.3. I prestiti di termini religiosi
61 7.2. I calchi
63 8. Reazioni di superstrato: i germanismi in italiano
63 8.0. Il superstrato linguistico germanico
63 8.1. Prestiti germanici nelle fonti latine
64 8.2. Prestiti germanici del VI-IX sec.
69 8.3. Suffissi di origine germanica
69 8.4. Toponimi e antroponimi
69 8.5. Criteri di attribuzione a un superstrato e alcuni problemi metodologici
PARTE I. FONETICA E FONOLOGIA
A. Parte generale
75 1.1. Accento e indebolimenti in sillaba atona
75 1.1.1. Accento in indeuropeo e in germanico
76 1.1.2. Funzione dell'accento nelle lingue germaniche: differenti esiti del vocalismo in sillaba tonica e atona
76 1.1.3. Indebolimenti in sillaba atona e conseguenze per la morfologia
77 1.1.4. Tipo e posizione dell'accento in germanico (metrica germanica)
77 1.1.5. Accento primario e secondario nella parola, accento nei composti e nei prefissi
78 1.1.6. Esempi di indebolimenti vocalici
81 1.2. Vocalismo, vocali brevi e lunghe, dittonghi, semivocali, liquide e nasali sonanti
81 1.2.1. Vocali brevi e lunghe in indeuropeo e in germanico
82 1.2.2. Vocali brevi e lunghe
82 1.2.2.1. Vocali brevi: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
83 1.2.2.2. Vocali lunghe: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
84 1.2.2.3. ē1, ē2: esiti nelle lingue germaniche
84 1.2.3. Dittonghi
85 1.2.3.1. Dittonghi: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
86 1.2.4. Semivocali
87 1.2.5. Liquide e nasali sonanti
87 1.2.5.1. Liquide e nasali sonanti: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
89 1.3. Consonantismo: I Mutazione consonantica e Legge di Verner
89 1.3.0. Sistema consonantico dell'indeuropeo
90 1.3.1. I Mutazione consonantica
91 1.3.1.1. I Mutazione consonantica: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
94 1.3.2. Legge di Verner
95 1.3.2.1. Legge di Verner: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
B. Approfondimenti
97 1.4. I Mutazione consonantica e Legge di Verner
100 1.4.1. I Mutazione consonantica e Legge di Verner: cronologia e cause
100 1.4.2. L'interpretazione dei fenomeni secondo i Neogrammatici
101 1.4.3. L'interpretazione dei fenomeni secondo gli Strutturalisti
104 1.4.4. La teoria della 'biforcazione' di Th. Vennemann
107 1.5. Alternanza grammaticale
107 1.5.1. Casi di alternanza grammaticale
108 1.5.1.1. Alternanza grammaticale nei paradigmi dei verbi forti: esempi
109 1.5.1.2. Altri casi di alternanza grammaticale: esempi
110 1.6. Indebolimenti vocalici in sillaba atona
110 1.6.1. Indebolimenti vocalici in sillaba atona in base agli esiti nelle lingue moderne
2. FONETICA: FENOMENI DEL GERMANICO COMUNE
A. Parte generale
115 2.1. Vocalismo: innalzamento e abbassamento vocalico, allungamento delle vocali
115 2.1.0. Fenomeni fonetici di tipo combinatorio
116 2.1.1. Innalzamento vocalico
116 2.1.1.1. Innalzamento vocalico: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
117 2.1.2. Abbassamenro vocalico
118 2.1.2.1. Abbassamento vocalico: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
119 2.1.3. Allungamento delle vocali
119 2.1.3.1. Allungamento delle vocali: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
121 2.2. Consonantismo: assimilazioni, caduta di nasale davanti a /x/ <h>
121 2.2.1. Assimilazioni
121 2.2.1.1. Assimilazioni: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
122 2.2.2. Caduta di nasale davanti ad /x/ <h>
B. Approfondimenti
123 2.3. Variazioni vocaliche nei verbi (innalzamento e abbassamento vocalico)
123 2.3.0. Variazioni vocaliche nei verbi
123 2.3.1. Esiti dell'innalzamento vocalico
125 2.3.2. Esiti dell'abbassamento vocalico
126 2.3.3. Verbi forti e deboli con suffisso -jan
3. FONETICA: FENOMENI DELLE LINGUE GERMANICHE
A. Parte generale
127 3.1. Vocalismo: metafonia palatale, metafonia labiale, frattura
127 3.1.0. Le metafonie
129 3.1.1. Metafonia palatale
131 3.1.1.1. Metafonia palatale: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
132 3.1.2. Metafonia labiale
133 3.1.2.1. Metafonia labiale: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
134 3.1.3. Frattura
136 3.1.3.1. Frattura: esempi ed esiti in antico islandese e in anglosassone
138 3.2. Consonantismo: rotacismo, geminazione consonantica, palatalizzazione delle velari in anglosassone, II Mutazione consonantica, altri fenomeni del consonantismo nelle lingue germaniche
138 3.2.0. Fenomeni del consonantismo nelle lingue germaniche
138 3.2.1. Rotacismo
139 3.2.2. Geminazione consonantica
141 3.2.3. Geminazione consonantica: esempi ed esiti nelle lingue germaniche
142 3.2.3. Palatalizzazione delle velari in anglosassone
144 3.2.3.1. Palatalizzazione delle velari: esempi ed esiti in anglosassone
147 3.2.4. II Mutazione consonantica
150 3.2.4.1. II Mutazione consonantica: esempi ed esiti in antico alto-tedesco
153 3.2.5. Altri fenomeni del consonantismo nelle lingue germaniche
B. Approfondimenti
155 3.3. Incidenza della metafonia palatale a livello della morfologia
155 3.3.0. Conseguenze della metafonia palatale sulla morfologia
155 3.3.1. Formazione del plurale nei sostantivi
156 3.3.2. Formazione dei comparativi
156 3.3.3. Verbi deboli con alternanza della vocale radicale al preterito
157 3.3.4. Formazione dei verbi deboli di I classe
157 3.3.5. Formazione dei derivati
158 3.4. Frattura e palatalizzazione delle velari nei dialetti anglosassoni
158 3.4.1. Frattura nei dialetti anglosassoni
161 3.4.2. Palatalizzazione delle velari nei dialetti anglosassoni
164 3.5. II Mutazione consonantica (origine e diffusione, cronologia, cause)
164 3.5.1. Origine e diffusione dei fenomeni
167 3.5.2. Cronologia dei fenomeni
168 3.5.3. Cause della II Mutazione consonantica
169 3.6. La II Mutazione consonantica e i dialetti alto-tedeschi
4. FONOLOGIA: SISTEMI FONOLOGICI DEL GERMANICO E DELLE LINGUE GERMANICHE
173 4.1. Sistemi vocalici del germanico e delle lingue germaniche
173 4.1.0. Cenni sulla fonologia
175 4.1.1. Sistema vocalico del germanico
177 4.1.2. Sistemi vocalici delle lingue germaniche
178 4.1.2.1. Sistema vocalico del gotico
179 4.1.2.2. Sistema vocalico dell'antico islandese
180 4.1.2.3. Sistema vocalico dell'anglosassone
181 4.1.2.4. Sistema vocalico dell'antico alto-tedesco
182 4.2. Sistemi consonantici del germanico e delle lingue germaniche
182 4.2.1. Sistema consonantico del germanico
183 4.2.2. Sistemi consonantici delle lingue germaniche
184 4.2.2.1. Sistema consonantico del gotico
185 4.2.2.2. Sistema consonantico dell'antico islandese
186 4.2.2.3. Sistema consonantico dell'anglosassone
187 4.2.2.4. Sistema consonantico dell'antico alto-tedesco
PARTE II. MORFOSINTASSI E SINTASSI
1. MORFOSINTASSI: PREMESSA
191 1.1. Nozioni preliminari
191 1.1.1. L'ambito di studio della morfosintassi
192 1.1.2. Le parole e la loro struttura
196 1.1.3. I criteri di identificazione delle categorie lessicali
196 1.1.4. Le categorie lessicali
197 1.1.5. Gli argomenti
199 1.1.6. I complementi non obbligatori ('aggiunti')
200 1.1.7. Riassumendo
2. MORFOSINTASSI: IL NOME
A. Parte generale
201 2.1. Le declinazioni nominali
201 2.1.1. Lingue sintetiche vs. Lingue analitiche
203 2.1.2. Il sistema dei casi in germanico e nelle lingue germaniche antiche
204 2.1.2.1. I sostantivi
210 2.1.2.2. Gli aggettivi
211 2.1.2.3. La comparazione dell'aggettivo
212 2.1.3. Tavole sinottiche delle declinazioni nominali
212 2.1.3.1. I sostantivi
217 2.1.3.2. Gli aggettivi
220 2.1.3.3. La comparazione dell'aggettivo
221 2.1.4. Riassumendo
B. Approfondimenti
222 2.2. Il cambiamento morfosintattico del nome
222 2.2.1. La semplificazione della morfologia flessiva
223 2.2.1.1. I fattori che determinano la crisi del sistema flessivo
226 2.2.1.2. Sincretismo di forme e di funzioni
227 2.2.2. Estensione d'uso delle preposizioni
228 2.2.3. L'origine dei cosiddetti 'plurali irregolari' nelle lingue germaniche
3. MORFOSINTASSI: IL PRONOME
A. Parte generale
233 3.1. Il sistema pronominale in germanico e nelle lingue germaniche
233 3.1.1. Cenni sulla sintassi dei pronomi (personali e riflessivi) nel tedesco e nell'inglese
239 3.1.2. Il sistema pronominale nelle lingue germaniche antiche
242 3.1.3. Riassumendo
244 3.2. Tipologia dei pronomi: tavole sinottiche
244 3.2.0. Caratteristiche generali della flessione pronominale
245 3.2.1. Pronomi personali e riflessivi
248 3.2.2. Possessivi
250 3.2.3. Dimostrativi
253 3.2.4. Interrogativi
254 3.2.5. Relativi
255 3.2.6. Numerali
257 3.2.7. Quantificatori
B. Approfondimenti
260 3.3. Il cambiamento morfosintattico del pronome
260 3.3.1. La pronominalizzazione obbligatoria del soggetto
262 3.3.2. Usi dell'articolo definito e indefinito
263 3.3.3. La genesi dell'articolo nelle lingue germaniche
4. MORFOSINTASSI: IL VERBO
A. Parte generale
269 4.1. Il sistema verbale in germanico e nelle lingue germaniche
269 4.1.1. Il sistema verbale in germanico e le categorie di Modo, Tempo e Aspetto
272 4.1.2. Verbi forti vs. Verbi deboli nelle lingue germaniche antiche
279 4.1.2.1. Tavole sinottiche dei verbi forti
289 4.1.2.2. Tavole sinottiche dei verbi deboli
300 4.1.3. I verbi preterito-presenti
303 4.1.4. l verbi suppletivi
304 4.1.4.1. Il verbo "essere"
306 4.1.4.2. Il verbo "andare"
306 4.1.5. Il verbo "volere"
B. Approfondimenti
308 4.2. Il cambiamenro morfosintattico del verbo
308 4.2.1. L'origine dei cosiddetti 'verbi irregolari' nelle lingue germaniche moderne
309 4.2.2. La genesi e l'uso delle forme perifrastiche (futuro, perfetto composto, passivo, forme progressive)
314 4.2.3. I modali nelle lingue germaniche antiche e moderne
317 4.2.4. Riassumendo
5. SINTASSI: PREMESSA
319 5.1. Nozioni preliminari sulla sintassi della frase
319 5.1.1. L'ambito di studio della sintassi
319 5.1.2. Che cos'è un 'costituente'?
322 5.1.3. I concetti di 'movimento' e di 'traccia'
323 5.1.4. Frase semplice vs. Frase complessa
326 5.1.5. Frasi argomentali, frasi circostanziali, frasi relative
327 5.1.6. Riassumendo e andando oltre la frase
6. SINTASSI: LE LINGUE GERMANICHE ANTICHE
A. Parte generale
331 6.1. L'ordine dei costituenti nella frase e alcuni fenomeni (morfo)sintattici condizionati tipologicamente
331 6.1.1. Lingue OV vs. Lingue VO
333 6.1.2. L'ordine dei costituenti in germanico e nelle lingue germaniche antiche
340 6.1.3. Il 'verb-second' (V2)
343 6.1.4. Riassumendo
343 6.2. I costituenti discontinui
343 6.2.1. I costituenti discontinui: alcuni esempi
B. Approfondimenti
346 6.3. Principali tipi di frase nelle lingue germaniche antiche
346 6.3.1. Il parametro della 'dipendenza'
348 6.3.1.1. Le frasi relative
351 6.3.1.2. La subordinazione esplicita: il complementatore * ƥat
352 6.3.1.3. La subordinazione implicita: l'accusativo con l'infinito
354 6.3.2. Il parametro della 'modalità'
355 6.3.2.1. Le frasi interrogative
358 6.3.3. Il parametro della 'polarità'
358 6.3.3.1. Le frasi negative
359 6.3.4. Il parametro della 'diatesi'
360 6.3.4.1. Le frasi passive
361 6.3.5. Riassumendo
PARTE III. LESSICO
1. MORFOLOGIA LESSICALE
A. Parte generale
367 1.1. Le Regole di Formazione della Parola [RFP]
367 1.1.1. Derivazione
371 1.1.1.1. Prefissazione
377 1.1.1.2. Suffissazione
386 1.1.1.3. Altri processi
387 1.1.2. Composizione
389 1.1.3. Alternanza apofonica
390 1.1.4. Riassumendo
B. Approfondimenti
391 1.2. Criteri di classificazione dei composti
391 1.2.1. Composti endocentrici vs. Composti esocentrici
393 1.2.1.1. Composti endocentrici di coordinazione (copulativi)
394 1.2.1.2. Composti endocentrici di subordinazione (determinativi)
395 1.2.1.3. Composti esocentrici
396 1.2.2. Riassumendo
397 1.3. Valore connotativo dei composti nelle lingue germaniche antiche
397 1.3.1. Funzione stilistica dei composti
399 Fonti delle opere citate
403 Fonti delle immagini
405 Bibliografia
413 lndice analitico


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