Commento dell'editore:
Il chierese Guglielmo Gallieri si accorge di dover morire di idropsia. Di mestiere fa l'usuraio e, in una società profondamente cristiana come la Chieri del tardo medioevo, se non si pente finisce direttamente all'inferno. Può aspirare al purgatorio, ma solo se restituisce tutti i guadagni, proventi della sua peccaminosa attività. Ed è quello che egli fa, finanziando una sontuosa cappella in Duomo dove farsi inumare e stilando un testamento davvero curioso (il cui ritrovamento è stato fondamentale), dove oltre a restituire gli immobili ricevuti in garanzia dalle sue vittime, elargisce lasciti ad alcune donne e alle loro figlie. A partire da un'accurata ricerca storica, Guglielmo diventa un protagonista a tutto tondo… citazioni dantesche, miracoli, apparizioni, sparizioni, ammonimenti escatologici compaiono qua e là in situazioni tipicamente medievali…