Lu santo jullàre Franzesco


PREZZO : EUR 17,00€
CODICE: ISBN 8806223119 EAN 9788806223113
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di: , Illustrazioni di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Lu santo jullàre Franzesco

PREZZO : EUR 17,00€

CODICE :
ISBN 8806223119
EAN 9788806223113

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di: , Illustrazioni di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


ANNO:
2014

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
112 pagine
61 ill.
Brossura
gr 240

NOTE:
Nuova edizione a cura di Franca Rame e Chiara Porro.
Con 61 disegni originali di Dario Fo.

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Da papa Francesco alla vita del santo di Assisi: Dario Fo riscrive una delle sue fabulazioni piú intense, per riflettere sul nostro presente attraverso la vita e le idee rivoluzionarie di uno straordinario innovatore del pensiero cristiano.
Allestito con le scenografie dipinte dallo stesso Dario Fo ormai quindici anni fa e tornato a calcare le scene in una nuova forma al Teatro Duse di Bologna nel febbraio del 2014, Lu Santo Jullàre Franzesco prende spunto da leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti riscoperti negli ultimi tre secoli. A emergere è il lato umano del santo che amava definirsi «jullàre al servizio di Dio»: la personalità multiforme, la capacità di comunicare l'idea di un Dio aperto al dialogo con l'uomo peccatore, il carisma e l'abilità istrionica che lo hanno reso universale patrimonio dell'umanità e non solo della Chiesa. In questa riscrittura Fo dedica l'incipit del testo a papa Francesco, a un possibile cambiamento di rotta della Chiesa (piú un auspicio che una scommessa a tutti gli effetti) e alla decisione di Bergoglio di chiamarsi, appunto, Francesco. Un nome che nessun papa aveva osato scegliere prima, per un santo che il potere ecclesiastico aveva a lungo cercato di «addomesticare», riuscendoci solo dopo la sua morte con l'imposizione di una biografia autorizzata e l'eliminazione di qualsiasi riferimento al Francesco sovversivo della prima cronaca.
Il 27 marzo 2014 papa Francesco ha parlato davanti a 492 parlamentari italiani, svegliati alle 6 del mattino, fra i quali vi erano 9 ministri, 19 sottosegretari, la presidente della Camera, il presidente del Senato e, senza mai levare il tono, ha detto, più o meno, che al tempo di Gesú c'era una classe dirigente, quella dei farisei, che si era allontanata dal popolo, lo aveva abbandonato, incapace di altro se non di seguire la propria ideologia e di scivolare verso la corruzione. Dominavano soltanto interessi di partito e lotte interne. Il cuore di questa gente, di questo gruppetto con il tempo si era indurito tanto che era impossibile sentire la voce del Signore. E da peccatori, sono scivolati, sono diventati corrotti. È tanto difficile che un corrotto riesca a tornare indietro. Il peccatore, sì, perché il Signore è misericordioso e ci aspetta tutti. Ma il corrotto è fissato nelle sue cose, e questi erano corrotti. E per questo si giustificano, perché Gesú, con la sua semplicità, ma con la sua forza di Dio, dava loro fastidio.


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