L'Italia dei secoli d'oro. Il Medio Evo dal 1250 al 1492

PREZZO : EUR 11,00€
CODICE: ISBN 8817044032 EAN 9788817044035
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: , A cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : - - Storia d'Italia, 3
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
L'Italia dei secoli d'oro. Il Medio Evo dal 1250 al 1492

PREZZO : EUR 11,00€

CODICE :
ISBN 8817044032
EAN 9788817044035

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: , A cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


Storia d'Italia, 3

ANNO:
2010

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
416 pagine
Brossura
gr 420

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Dalla morte di Federico II (1250) alla scoperta dell'America (1492), si apre l'epoca probabilmente più splendida del nostro passato: il Rinascimento. Personaggi straordinari si affacciano sul palcoscenico della storia: Lorenzo il Magnifico, Bonifacio VIII, Cristoforo Colombo e Gian Galeazzo Visconti. E ancora Dante, Petrarca, Boccaccio, Botticelli… Intanto l'ascesa dei grandi casati – i Medici, i Visconti, gli Este – trasforma i Comuni in Signorie, accentuando le divisioni territoriali che, già in questi secoli d'oro, preparano la miseria delle epoche successive. Per dirla con le parole di Montanelli, "ciò che fece lì per lì la grandezza dell'Italia ne propiziò anche la decadenza". Finché la conquista di Costantinopoli del 1453 e le scoperte geografiche di fine secolo non hanno mutato gli equilibri europei, cambiando definitivamente il destino del mondo e in certa misura condannando l'Italia a subirne le conseguenze. Di questa storia, fatta da piccoli Stati in costante conflitto, gli autori seguono magistralmente le grandi linee dello sviluppo civile del nostro popolo, l'evoluzione del suo costume, del suo pensiero, della sua arte: le palestre in cui gli italiani sfogarono le loro energie, "dispensate dall'impegno di costruire una Nazione e uno Stato". Ne nasce così un racconto scorrevole e vigoroso, volutamente distante dai canoni di quella storiografia ufficiale e accademica da sempre lontana dal grande pubblico.
"Si costruirono cattedrali ancora più belle. Esse ebbero molte cose di più: più marmi, più affreschi, più statue. Ma una cosa in meno: la sete di Dio, lo slancio verso il cielo; insomma, l'anima."


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