L'Italia dei poteri locali. Secoli X-XII


PREZZO : EUR 22,10€
CODICE: ISBN 884301692X EAN 9788843016921
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Presentazione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 656
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
L'Italia dei poteri locali. Secoli X-XII

PREZZO : EUR 22,10€

CODICE :
ISBN 884301692X
EAN 9788843016921

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Presentazione di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 656

ANNO:
2011

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
240 pagine
Brossura
cm 15 x 22 x 1,3
gr 340

NOTE:
Quarta ristampa (prima edizione: 1998)

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
L'idea portante del volume, contenuto nel titolo, è che larghi settori d'Italia medievale, tra i secoli X e XII, si caratterizzino per dinamica politica che si svolge in massima parte a livello locale: hanno scarso rilievo i coordinamenti più ampi (regni, principati), e prevalgono poteri di ridotte dimensioni, che trovano il proprio fondamento nel possesso fondiario, nella capacità militare, nel controllo della società locale tramite una rete di clientele vassallatiche. È la cosiddetta "anarchia feudale", ma su questa definizione interviene una duplice correzione: non "feudale", perch  la componente vassallatica fu solo uno degli elementi di questa dinamica socio-politica locale; e non pura "anarchia" perchè la violenza e il disordine (innegabili) convivono con forme di ordine e di regolazione della violenza: è la contraddittorietà tipica di un potere che si adegua alle forme della società, priva di forme di inquadramento regionale o statale e di una legislazione ad ampio respiro. Se l'approccio è principalmente politico ed è costruito attorno alle forme del potere, queste tuttavia non possono essere comprese senza considerare i funzionamenti della società che li esprime: un punto chiave è proprio la stretta connessione tra società e potere, e quindi l'esigenza di valutare forme e strumenti di questo legame e della penetrazione dei poteri signorili nella società locale (in massima parte contadina).

Indice:
pag. 11 Presentazione di Giuseppe Sergi
15 Introduzione
Parte prima. La formazione
21 1. Regno, terra e potere da Berengario I a Corrado II
21 1.1. I quadri territoriali e la presenza del regno
30 1.2. Potere e possesso: gli ufficiali regi
38 1.3. Liberi e servi
44 1.4. La giustizia nel regno italico
50 Riferimenti bibliografici
53 2. Le basi del potere
53 2.1. Il possesso fondiario
62 2.2. Le fortificazioni
68 2.3. Le clientele
72 2.4. Una rilevante integrazione: i rapporti vassallatici
79 2.5. Un suggerimento: l'immunità
84 2.6. Un diverso inserimento nella società: fondazioni monastiche e chiese private
93 Riferimenti bibliografici
95 3. Dalla preminenza locale alla signoria rurale (secoli XI e XII)
97 3.1. Le basi di potere diventano potere signorile
105 3.2. Ufficiali, chiese, signori: il gioco delle imitazioni
110 3.3. Città e contado
118 3.4. Il regno tra assenza, constatazione e volontà di presenza
125 Riferimenti bibliografici
Parte seconda. I funzionamenti
129 4. Il disordine signorile
130 4.1. Quali poteri e quali imposizioni
136 4.2. La giustizia signorile: la ricerca del giudice
138 4.3. Conflitti e violenza nel mondo signorile
145 4.4. Gli agenti del potere
149 Riferimenti bibliografici
151 5. L'ordine signorile
151 5.1. I nuovi confini: territorio, società, lignaggi
161 5.2. La solidarietà aristocratica
169 5.3. La giustizia signorile: il controllo dei conflitti
173 5.4. La funzione economica delle signorie
178 5.5. Un ordine violento
181 Riferimenti bibliografici
183 6. La società contadina
183 6.1. Gerarchie economiche e fratture sociali
191 6.2. Un piccolo mondo: solidarietà e clientele
195 6.3. Il definirsi di una comunità organizzata
204 Riferimenti bibliografici
205 7. La crisi della signoria rurale (secoli XII-XIII)
212 Riferimenti bibliografici
213 Conclusioni
217 Bibliografia
227 Indice delle cose notevoli
234 Indice dei nomi di luogo e di persona


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