Letteratura italiana delle origini


PREZZO : EUR 25,00€
CODICE: ISBN 8817067695 EAN 9788817067690
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Letteratura italiana delle origini

PREZZO : EUR 25,00€

CODICE :
ISBN 8817067695
EAN 9788817067690

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COLLANA/SERIE:


ANNO:
2013

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
1300 pagine
Brossura
cm 13 x 19,5 x 5,2
gr 870

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
In un'opera diventata un punto di riferimento imprescindibile, uno dei più grandi critici del Novecento ci accompagna all'origine della nostra letteratura: con la capacità di analisi e lo stile unico che lo contraddistinguono, Gianfranco Contini esamina le fondamentali trasformazioni portate alla lingua e alla letteratura italiana dalle "tre corone" Dante, Petrarca e Boccaccio, indaga il ruolo cruciale rivestito da scuole e autori "minori" nel diffondere un nuovo linguaggio poetico ed evidenzia le peculiarità di opere nate in un contesto linguistico-culturale irripetibile, caratterizzato dall'incontro tra latino e volgari regionali. Attraverso un'accurata scelta di testi, Contini ci restituisce per intero il fascino e la grandezza di decenni ancora oggi considerati tra i più fulgidi nella storia poetica dell'umanità, e mostra perché il Duecento costituisce davvero "il secolo incomparabilmente più importante delle nostre lettere".

"Gianfranco Contini è stato un grande filologo, con un a priori mentale di chiarezza e un raro moderno rigore, che ha partecipato alla formazione di un nuovo linguaggio dove arte e scienza di muovessero entro vasi comunicanti."
Maria Corti

Indice:
pag. Avvertenza
SAN FRANCESCO D'ASSISI
15 SAN FRANCESCO D'ASSISI
16 Laudes Creaturarum
TESTI IN LINGUA NON ITALIANA
23 ARRIGO DA SETTIMELLO
24 Dall'"Elegia de diversitate fortunae et philosophiae consolatione"
27 BONCOMPAGNO DA SIGNA
28 Dal "Boncompagnus"
30 TOMMASO DA CELANO (?)
30 Il "Dies irae"
34 SAN TOMMASO D'AQUINO (?)
35 Inno per il Corpus Domini ("Pange lingua")
37 FRA SALIMBENE DA PARMA
38 Dalla "Cronica"
38 De truffis fratris Detesalve de Florentia, qui erat ex ordine Fratrum Minorum
40 De rege Angliae, qui fuit pater Odoardi, et de quodam ioculatore qui eum truffatorie commendavit, quem suspendi praecepit
41 Quod Imperator F[ridericus] solatiosus homo fuit et convicia sibi illata patienter portabat, ut patet inferius
43 De Roberto Guischardo, qui sibi promeruit regnum Siciliae, Calabriae, Apuliae et Terrae Laboris, et quod pro Ecclesia pugnavit fideliter
44 Hic ponuntur auctoritates Sacrae Scripturae, quae utiles sunt ad praelia ordinanda
46 JACOPO DA VARAZZE
Dalla "Legenda Aurea"
46 [San Giuliano]
50 SORDELLO
52 Il pianto per Blacatz
LA SCUOLA SICILIANA
59 IL NOTAIO GIACOMO DA LENTINI
61 Meravigliosamente...
64 Dolce coninzamento...
Dai sonetti
66 Chi non avesse...
67 Io m'aggio posto…
68 Madonna ha 'n sé…
69 FEDERICO II
70 Dolze meo drudo…
73 RE ENZO
74 Amor mi fa sovente...
77 PIER DELLA VIGNA
78 Amando con fin core...
80 Lettera a Federico II
83 GUIDO DELLE COLONNE
83 Ancor che l'aigua...
88 STEFANO PROTONOTAIO
89 Pir meu cori...
92 GIACOMINO PUGLIESE
92 Morte, perché...
I COSIDDETTI SICULO-TOSCANI
97 GUITTONE D'AREZZO
99 Ahi iasso, or è stagion…
103 Lauda per San Domenico
Dai sonetti
107 Con' più m'allungo…
Dalle lettere
108 Lettera V
110 BONAGIUNTA ORBICCIANI
110 Molto si fa brasmare…
113 Sonetto a Guido Guinizzelli
115 PANUCCIO DAL BAGNO
115 Poi contra voglia…
119 CHIARO DAVANZATI
119 Ahi dolze e gaia...
122 Di penne di paone...
124 MONTE ANDREA
124 Donna, di voi si rancura…
128 Tenzone con un anonimo
132 DANTE DA MAIANO
132 Cera amorosa…
134 PAOLO LANFRANCHI
134 Un nobil e gentil...
136 LA COMPIUTA DONZELLA DI FIRENZE
136 A la stagion che 'l mondo...
POESIA COMICA TOSCANA
143 RUSTICO FILIPPI
143 Una bestiuola...
144 Quando Dio...
145 CECCO ANGIOLIERI
146 S'e' si potesse...
146 S'i' fosse fuoco...
147 Il pessimo 'l crudele…
148 A Dante
149 FOLGORE DA SAN GIMIGNANO
149 [Gennaio]
150 [Aprile]
151 [Agosto]
152 CENNE DA LA CHITARRA
152 [Gennaio]
POESIA DELL'ITALIA SETTENTRIONALE
157 ANONIMO VENETO
157 Dai "Proverbia quae dicuntur super natura feminarum"
161 GIRRARDO PATECCHIO
161 Le Noie
166 GIACOMINO DA VERONA
167 Dal "De Jerusalem caelesti"
172 BONVESIN DA LA RIVA
173 De pirrata
177 ANONIMO GENOVESE
177 Quod[d]am moto notabile de barba
179 BALLATE ANONIME DAI MEMORIALI BOLOGNESI
179 For de la bella...
180 Babbo meo dolce...
DOLCE STIL NOVO
188 GUIDO GUINIZZELLI
189 Al cor gentil...
194 Lo vostro bel saluto...
194 Vedut'ho...
195 Io voglio del ver...
196 [A frate Guittone]
198 GUIDO CAVALCANTI
200 Fresca rosa novella...
202 In un boschetto...
203 Chi è questa...
205 Tu m' hai sì piena...
206 Vedete ch' i' son un...
207 Una giovane donna di Tolosa...
208 Era in penser d'amor...
211 Perch' i' no spero...
213 Donna me prega...
Dai sonetti a Dante
217 Vedeste, al mio parere...
218 Dante, un sospiro...
219 I' vegno 'l giorno...
221 ANONIMO
221 Morte gentil...
223 LAPO GIANNI
223 Angelica figura…
225 Nel vostro viso...
225 Amor, eo chero...
227 GIANNI ALFANI
227 Ballatetta dolente...
228 De la mia donna...
231 DINO FRESCOBALDI
231 Amor, se tu...
233 CINO DA PISTOIA
234 Disio pur di vederla...
235 Tutto ciò ch'altrui agrada…
235 La dolce vista...
238 Deh, non mi domandar...
238 [A Dante]
239 Io fu' 'n su l'alto...
POESIA SACRA
244 SER GARZO
244 Altissima luce...
247 JACOPONE DA TODI
249 O iubelo del core...
251 Povertade ennamorata...
254 Omo, mittete a pensare...
256 Donna de Paradiso...
262 Que farai, Pier dal Morrone?...
264 Que farai, fra Jacovone?...
271 O papa Bonifazio...
275 De conversione peccatoris: Tornate a penetença...
277 De conversione peccatoris: Odo una voce...
280 Dai "Proverbi" già attribuiti a Jacopone
283 Stabat mater
PROSA ANTERIORE E CONTEMPORANEA A DANTE
289 GUIDO FABA
290 De filio ad patrem pro pecunia
291 BRUNETTO LATINI
Dalla "Rettorica"
293 Il prologo
298 Dal "Tesoretto"
Dal "Tresor"
301 Des quatre complexions de l'ome et des autres choses
305 BONO GIAMBONI
Dal "Libro de' vizî e delle virtudi"
305 I - Incominciasi il libro de' vizî e delle virtudi e delle loro battaglie e ammonimenti. Ponsi in príma il lamento del fattore dell'opera onde questo libro nasce
307 II - La risponsione de la Filosofia
307 III - Come la filosofia si conobbe per lo fattore dell'opera
310 RISTORO D'AREZZO
Dal "Libro della composizione del mondo"
311 Capitolo de le vasa antiche
314 DAL "NOVELLINO"
316 II - Della ricca ambasceria la quale fece lo Presto Giovanni al nobile imperadore Federigo
318 III - D'un savio greco, ch'uno re teneva in pregione, come giudicò d'uno destriere
320 IX - Qui si ditermina una nova quistione, e sentenzia che fu data in Alessandria
321 XX - Della grande liberalità e cortesia del re d'Inghilterra
324 XXI - Come re maestri di nigromanzia vennero alla corte dello 'mperadore Federigo
326 XXII - Come allo 'mperadore Federigo fuggì un astore dentro in Melano
327 XXV - Come il soldano donò a uno dugento marchi, e come il tesoriere li scrisse, veggente lui, ad uscita
328 XXIX - Qui conta come i savi astrologi disputavano del cielo impirio
329 XXXI - Qui conta d'uno novellatore messere Azzolino
330 XXXV - Qui conta del maestro Taddeo di Bologna
330 XXXVIII - D'uno strologo ch'ebbe nome Melisùs, che fu ripreso da una donna
331 XLIV - D'una quistione che fu posta ad uno uomo di corte
332 XLVI - Qui conta come Narcìs innamorò de l'ombra sua
332 XLVIII - Qui conta del re Curado, padre di Curradino
333 LIX - Qui conta d'un gentile uomo che lo 'mperadore fece impendere
335 LXV - Qui conta della reina Isotta e di messere Tristano di Leonìs
337 LXVI - Qui parla d'uno filosafo, lo qual era chiamato Diogene
337 LXIX - Qui conta della gran iustizia di Traiano imperadore
338 LXXIII - Come il Soldano, avendo bisogno di moneta, volle cogliere cagione a un giudeo
339 LXXIV - Qui conta una novella d'uno fedele e d'uno signore
340 LXXV - Qui conta come Domenedio s'acompagnò con uno giullare
343 DAL "TRISTANO RICCARDIANO"
344 [Il filtro d'amore]
346 DALLA "TAVOLA RITONDA"
347 [Fine di Re Artù]
350 MARCO POLO
Dal "Milione"
351 Del Veglio della Montagna, e come fece il Paradiso, e gli assessini
353 [I Tartari]
355 Dell'isola di Seillà
DANTE ALIGHIERI
361 DANTE ALIGHIERI
368 Dalla "Vita Nuova"
372 [Preludio. Il primo incontro con Beatrice. Il primo saluto. La "maravigliosa visione"
379 [La donna dello "schermo"]
380 [La seconda donna-schermo. Il saluto negato]
381 [La poetica della "lode"]
387 [Malattia di Dante e "vana imaginazione" della morte di Beatrice]
394 [Valore della metafora poetica. Altre rime di "lode"]
400 [Morte di Beatrice. Simbologia numerica]
401 [La donna gentile]
404 [Pellegrini a Firenze]
406 [La "mirabile visione" finale]
406 Dalle "Rime"
410 Guido, i' vorrei...
411 Dalla tenzone con forese di Simone Donati
414 I' mi son...
416 Al poco giorno...
420 Così nel mio parlar...
424 Tre donne…
430 Dal "Fiore"
433 V - Con grande umilitate...
433 IX - Dogliendomi in pensando...
434 XXXIII - Quand' i' vidi i marosi...
435 LIII - Se non hai che donar...
436 LXXXVIII - Po' ch' e' vi piace...
436 XCII - Color con cu' i' sto...
437 CVII - E quand' io veggo ignudi...
438 CLXVI- E s'ella non è bella…
439 Dal "Convivio"
442 [Proemio: benefiche intenzioni di Dante. Differenze tra "Convivio" e "Vita Nuova"]
444 [Necessità di commento difficile]
445 [Latino e volgare]
446 [Impossibilità della traduzione poetica]
447 [Conoscitori e non conoscitori di latino in Italia]
448 [Contro i disprezzatori del volgare italiano]
452 Canzone prima: Voi che 'ntendendo…
455 [I quattro sensi delle scritture]
456 [Consolazione nello studio della filosofia]
458 [Applicazione alla donna gentile della poetica della "lode"]
459 Canzone terza: Le dolci rime…
465 [Necessità e romanità dell'Impero]
468 [Autorità di Aristotele]
471 [Polemica contro l'opinione comune]
473 [Continuo ampliamento dei desideri umani]
474 [Condotta dell'uomo nobile nell'ultima vecchiaia]
477 Dal "De vulgari Eloquentia"
480 [Premessa: volgare e latino]
482 [Variabiiità del linguaggio e fondazione della "grammatica"]
486 [Siciliano illustre e dialetto]
489 [Definizione formale del volgare illustre e suoi attributi]
494 ['Poeti' volgari; forma e tematica del loro livello più alto]
497 [Attuazione del volgare "illustro" nello stile "tragico" della canzone: la sintassi]
501 Dalla "Monarchia"
502 [Impero e incarnazione]
504 [Conclusione]
508 Dalle "Epistole"
510 [Ai signori e popoli d'Italia]
517 [Amico fiorentino]
519 Dall'epistola a Cangrande
RIME TRECENTESCHE MINORI
525 DALL'"INTELLIGENZA"
526 [Il proemio]
531 FRANCESCO DA BARBERINO
Da "Reggimento e costumi di donna"
532 Parte XV
536 CECCO D'ASCOLI
Dall'"Acerba"
537 IV, XIII [ultimo] - ("In quo deridetur Dantes")
539 SENNUCCIO DEL BENE
539 Amor, tu sai…
543 BINDO BONICHI
543 Fra l'altre cose…
545 PIERACCIO TEDALDI
545 I' truovo molti amici…
547 MARINO CECCOLI
548 Cuidam iuveni dum esset in comitatu
549 FAZIO DEGLI UBERTI
Dal "Dittamondo"
550 [L'Italia]
552 POESIE POPOLARI PER MUSICA
554 [Canzone del basilico]
556 [Ballata di madonna dolciata]
557 Napolitana
CRONISTI DEL DUE E TRECENTO
561 RICORDANO MALISPINI
Dalla "Storia fiorentina"
562 [La battaglia di Montaperti]
564 [La battaglia di Benevento]
570 DALLA "CRONICHETTA" FIORENTINA
570 [Esempio di gentilezza]
571 [Santa Elisabetta d'Ungheria]
572 [Celestino V]
574 DINO COMPAGNI
Dalla "Cronica"
575 [Il Pecora beccaio]
576 [Priorato di Dino]
578 [Discorso di Dino]
580 [Corso Donati e Carlo di Valois]
581 [Invettiva contro i cittadini colpevoli]
582 [Guerra tra Neri e Cavalcanti]
584 [La congiura fallita della Lastra]
588 GIOVANNI VILLANI
Dalla "Cronica"
589 [Bonifacio VIII]
591 [Morte di Corso Donati]
594 [L'alluvione]
601 DONATO VELLUTI
Dalla "Cronica domestica"
601 [Un ratto per ricatto]
604 "STORIA DI FRA MICHELE MINORITA"
604 [Fine di fra Michele]
611 CRONICA DI ANONIMO ROMANO
Dal capitolo XVIII
614 [Cola di Rienzo]
615 [Fine di Martino di Porto]
617 [Strage dei Colonna]
Dal capitolo XXIII
620 [Morte del cardinal legato]
Dal capitolo XXVII
622 [Morte di fra Moreale]
625 [Fine di Cola]
632 BUCCIO DI RANALLO
Dalla "Cronica aquilana"
633 [Il Giubileo di Clemente VI (1350)]
PROSE EDIFICANTI DEL TRECENTO
639 FRA GIORDANO DA PISA
640 La predica dell'11 aprile 1305 in Orsanmichele
643 CERCHIA DI DOMENICO CAVALCA
Dal volgarizzamento delle "Vite de' Santi Padri"
644 Dalla "Vita di Santa Maria Egiziaca"
650 JACOPO PASSAVANTI
Dallo "Specchio di vera penitenza"
651 XV - D'una monaca sacrestana che fu combattuta dal vizio della carne, e uscì del monasterio, e rassegnò le chiavi alla Vergine Maria, la quale fece l'ufigio della sagrestia quindeci anni per lei
653 I FIORETTI DI SAN FRANCESCO
654 IV - Come l'angelo andò alla porta a parlare a frate Elia
658 VIII - Della pazienzia, dove è perfetta letizia, scrive santo Francesco
661 XV - Come gli Ascesani corsono a Santa Maria degli angeli per ispegnere il fuoco
663 XXI - Come santo Francesco liberò la città d'Agobbio da uno fiero lupo
667 SANTA CATERINA DA SIENA
668 Lettera a frate Raimondo da Capua
PREUMANESIMO LATINO
675 ALBERTINO MUSSATO
Dall'"Ecerinis"
676 [La confessione della madre]
FRANCESCO PETRARCA
691 FRANCESCO PETRARCA
Dai "Rerum vulgarium fragmenta" (Canzoniere)
699 I - Voi ch'ascoltate in rime sparse...
701 III - Era il giorno ch' al sol...
702 VII - La gola e 'l somno...
703 X - Gloriosa columna…
704 XII - Se la mia vita...
705 XV - Io mi rovolgo indietro…
706 XVI - Movesi il vecchierel...
707 XXX - Giovene donna...
709 XXXV - Solo et pensoso...
710 LIII - Spirto gentil…
716 LXII - Padre del ciel...
716 XC - Erano i capei d'oro...
718 CVI - Nova angeletta...
719 CXXVI - Chiare, fresche et dolci acque...
722 CXXVIII - Italia mia...
728 CXXIX - Di pensier in pensier...
732 CXXXVI - Fiamma del ciel...
733 CLXVIII - Amor mi manda…
733 CXCV - Di dì in dì...
735 CCXXVI - Passer mai solitario...
736 CCXLVIII - Chi vuol veder...
736 CCLXVIII - Che debb'io far?...
740 CCLXXII - La vita fugge...
741 CCLXXIX - Se lamentar augelli...
742 CCLXXXV - Né mai pietosa madre...
743 CCXCIII - S' io avesse pensato...
744 CCCII - Levòmmi il mio penser...
745 CCCX - Zephiro torna...
746 CCCXI - Quel rosignuol...
747 CCCXVII - Tranquillo porto...
748 CCCLIII - Vago augelletto...
749 CCCLXIV - Tennemi Amor...
750 CCCLXVI - Vergine bella...
756 Dai "Trionfi"
757 Triumphus mortis
765 Dalle "Epistolae metricae"
766 Dalla lettera a Giacomo Colonna vescovo di Lombez
771 Ad Italiam
772 Dall'"Africa"
774 [La morte di Magone]
779 Dal "Secretum"
786 Dai "Salmi penitenziali"
787 Psalmus VI
789 Dal "De vita solitaria"
790 De miseria occupati ac felicitate solitarii cum prandii tempus instat
794 Dalle "Invectivae contra medicum"
799 Dalle "Familiari"
800 Ad Dionysium de Burgo Sancti Sepulcri ordinis sancti Augustini et sacrae paginae professorem, de curis propriis
813 Ad Iohannem de Certaldo, purgatio ab invidis obiectae calumniae
Dalle "Senili"
824 L'epistola "Posteritati"
GIOVANNI BOCCACCIO
841 GIOVANNI BOCCACCIO
850 Dal "Filostrato"
841 VIII - Parla l'autore a' giovani amadori assai brievemente, mostrando più nelle mature che nelle giovinette donne porre amore
852 Dalle "Rime"
853 I - Intorn' ad una fonte...
854 VI - Sulla poppa sedea...
855 LXII - Toccami 'l viso...
856 CIV - Le rime, le quai già...
857 Dal "Filocolo"
858 L. IV - Questione XI
861 Dal "Teseida"
862 L. X - Come Arcita trapassò di questa vita
863 Dall'"Ameto"
864 C. XXVI
868 Dal "Ninfale Fiesolano"
872 Dalla "Fiammetta"
873 C. I
876 Dal "Decameron"
879 Introduzione - [La peste del 1348 a Firenze]
888 I, 1 - Ser Cepparello con una falsa confessione inganna uno santo frate, e muorsi; ed essendo stato un pessimo uomo in vita, è, morto, reputato per santo e chiamato san Ciappelletto
902 II, 5 - Andreuccio da Perugia, venuto a Napoli a comperar cavalli, in una notte da tre gravi accidenti soprappreso, da tutti scampato, con un rubino si torna a casa sua
915 V, 8 - Nastagio degli Onesti, amando una de' Traversari, spende le sue ricchezze senza essere amato; vassene, pregato da' suoi, a Chiassi; quivi vede cacciare ad un cavaliere una giovane e ucciderla e divorarla da due cani; invita i parenti suoi e quella donna amata da lui ad un desinare, la qual vede questa medesima giovane sbranare, e temendo di simile avvenimento prende per marito Nastagio
921 V, 9 - Federigo degli Alberighi ama e non è amato, e in cortesia spendendo si consuma, e rimangli un sol falcone, il quale, non avendo altro, dà a mangiare alla sua donna venutagli a casa; la qual, ciò sappiendo, mutata d'animo, il prende per marito e fallo ricco
928 VI, 4 - Chichibio, cuoco di Currado Gianfigliazzi, con una presta parola a sua salute l'ira di Curado volge in riso, e sé campa dalla mala ventura minacciatagli da Currado
931 VI, 9 - Guido Cavalcanti dice con un motto onestamente villania a certi cavalier' fiorentini li quali soprappreso l'aveano
933 VI, 10 - Frate Cipolla promette a certi contadini di mostrare loro la penna dello agnolo Gabriello; in luogo della quale trovando carboni, quegli dice esser di quegli che arrostirono san Lorenzo
944 VIII, 3 - Calandrino, Bruno e Buffalmacco giù per lo Mugnone vanno cercando di trovar l'elitropia, e Calandrino se la crede aver trovata; tornasi a casa carico di pietre; la moglie il proverbia ed egli turbato la batte, e a' suoi compagni racconta ciò che essi sanno meglio di lui
953 IX, 4 - Cecco di messer Fortarigo giuoca a Buonconvento ogni sua cosa e i denari di Cecco di messer Angiulieri, e in camiscia correndogli dietro e dicendo che rubato l'avea, il fa pigliare a' villani; e i panni di lui si veste e monta sopra il pallafreno e lui, venendosene, lascia in camiscia
958 X, 2 - Ghino di Tacco piglia l'abate di Clignì e medicalo del male dello stomaco e poi il lascia; il quale, tornato in corte di Roma, lui riconcilia con Bonifazio papa, e fallo friere dello Spedale
962 Dal "Corbaccio"
963 [La ghiottona]
965 [La vedova allegra]
968 Dalla "Vita di Dante"
970 [Il sogno della madre di Dante]
976 Dalla lettera a Francesco Nelli
982 Dal "Buccolicum carmen"
984 Galla
NARRATORI BORGHESI MINORI
991 FRANCO SACCHETTI
Dal "Trecentonovelle"
994 IV - Messer Bernabò signore di Melano comanda a uno abate che lo chiarisca di quattro cose impossibili: di che uno mugnaio, vestitosi de' panni dello abate, per lui le chiarisce in forma che rimane abate, e l'abate rimane mugnaio
998 CXIX - Messer Gentile da Camerino mandando l'oste a Matelica, certi fanti da Bovegliano, essendo ebbri, combattieno uno pagliaio, e nella fine, cogliendo ciriege, sono tutti presi
1001 CLV - Maestro Gabbadeo da Prato è condotto a Firenze, per avviarsi dopo la morte del maestro Dino; il quale venuto, gl' interviene che, guardando uno orinale a cavallo, e 'l cavallo aombrando, corre a suo malgrado insino alla porta al Prato, ed egli non lasciò mai l'orinale
1007 CLXII - Popolo d'Ancona buffone, per grande improntitudine e con nuova sottigliezza di parole, cava una cappa di dosso al cardinale Egidio, quasi contro a suo volere, e vassene con essa
1009 CLXIX - Bonamico dipintore, dipignendo santo Ercolano su la piazza di Perugia, il dipigne col diodema di lasche in capo, e quello che ne séguita
1012 CLXXVII - Il piovano dell'Antella di Firenze sente che messer Vieri de' Bardi fa venire magliuoli da Corniglia; truova modo, quando vengono, gli fa scambiare e to'gli per lui; e quello che séguita
Dalle "Rime"
1017 [LXXXXII] - Caccia
1019 [CXXXI] - Canzonetta
1021 ANTONIO PUCCI
1022 Madonna Lionessa
1036 [Favola della cicala e della formica]
1038 SIMONE PRODENZANI
Dal "Liber solatii"
1039 Gola
UMANISTI MINORI DEL SECONDO TRECENTO
1047 COLUCCIO SALUTATI
1048 Lettera a Francesco Petrarca
1053 BENVENUTO DA IMOLA
1054 [Commento a Inferno V 70-114: Paolo e Francesca]
1061 Indicazioni bibliografiche complementari
1067 Indici analitici
1069 Indice dei nomi, dei luoghi e dei concetti notevoli
1141 Indice metrico, retorico e grammaticale
1213 Indice lessicale


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