Commento dell'editore e quarta di copertina:
Leonardo fu l'artefice, tra il 1496 e il 1498, di 60 disegni che furono chiamati 'supreme e leggiadrissime figure de tutti li platonici et mathematici corpi regulari et dipendenti, che in prospectivo disegno non è possibile al mondo far meglio'. Così scriveva il frate Luca Pacioli (Borgo San Sepolcro 1445 circa - 1517 circa), nel tessere le lodi dell'amico Leonardo, il quale aveva provveduto a disegnare le figure descritte solo concettualmente dal Pacioli nel 'De Divina Proportione', opera che uscì a stampa nel 1509. Con la sua 'gloriosa' e 'ineffabile senistra mano', come la chiamò il frate, Leonardo seppe rendere visibili e comprensibili a tutti, dopo secoli di silenzio, non solo i cinque poliedri regolari, qui illustrati, ma anche molti altri solidi da essi derivanti o ad essi collegati. Da quel momento Leonardo sanciva il trionfo di quei solidi e della 'Divina Proporzione', di cui quelle figure necessitavano, per essere costruite.