Legislazione e natura nelle novelle giustinianee


PREZZO : EUR 45,00€
CODICE:
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 7
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Legislazione e natura nelle novelle giustinianee

PREZZO : EUR 45,00€

CODICE :



AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 7

ANNO:
1984

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
312 pagine
Brossura
cm 14 x 21 x 2,3
gr 475

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Gli studi, che questa collana si propone di accogliere, si situano in autonomi campi di ricerca e impiegano diversi strumenti filologici; ma si incontrano sulla comune linea teorica di una «storia del pensiero giuridico». Come ogni altra scienza, anche la scienza giuridica tende ad organizzarsi in una struttura logica, a formulare coerentemente le sue proposizioni in un determinato orizzonte problematico. Essa può riconoscere il carattere relativo e funzionale dei suoi concetti, o chiudersi in uno sterile gioco architettonico; ma rischia, in ogni caso, di ridursi a un sapere tecnico soddisfatto del suo «purismo» e geloso della sua apparente neutralità. Farne la storia significa intenderla come opera non mai definitiva di uomini che agiscono in certi ambiti sociali, politici, culturali; significa mettere allo scoperto i suoi consapevoli o inconsapevoli legami ideologici e le ragioni pratiche del suo esistere. È possibile, per l'interprete moderno, liberarsi di molte pregiudiziali, e tentare di spiegare Giustiniano con Giustiniano? Il vecchio programma, enunciato la prima volta per Omero, non può essere perseguito con finta «naiveté»: bisogna muovere, ogni volta che se ne abbia l'opportunità, dai livelli più alti della ricerca; ma bisogna anche lasciare uno spazio privilegiato alle dichiarazioni testuali dello stesso imperatore, o di chi parla in suo nome. Dai giudizi formulati nelle Novelle, esplicitamente o implicitamente, sulle diverse parti della Compilazione, emerge un Giustiniano piuttosto distaccato e talora ragionevolmente critico nei confronti del Digesto e del Codice, un Giustiniano pragmaticamente convinto che la miglior prova di un codice è in definitiva l'applicarlo. Il libro indaga anche le premesse teoriche di questa apertura pragmatica. Esso vuole ristabilire i legami interni fra i diversi aspetti, — filosofico, medico, politico, giuridico, — dell'«enciclopedia» tardo-antica: un'enciclopedia nella quale un concetto di «natura» di ascendenza platonico-aristotelica ha svolto un ruolo importante nel determinare o almeno nel giustificare il «modus operandi» del legislatore.

Indice:
PARTE PRIMA
pag. VII PREFAZIONE
3 I. GIUSTINIANO. LEGISLAZIONE VECCHIA E NUOVA
3 1. La compilazione e le Novelle: qualche dato e qualche ipotesi
9 2. Fra l'eternità e iI tempo, 1a legislazione "nuova"
12 3. L'immagine della compilazione nello specchio delle Novelle
14 4. Filosofla, scienza politica, dottrina giuridica nel mondo tardo antico
19 II. LE NOVELLE E L'IMMAGINE DELLA COMPILAZIONE
19 1. Una premessa necessaria. La circolazione materiale dei testi giustinianei
24 2. I vari livelli della loro distribuzione
26 3. Rapporti Novelle-compilazione: stili di citazione, poche occorrenze, alcune critiche
32 4. Le raccolte, i miglioramenti, le aggiunte
37 5. La compilazione come manifesto dell'imperialismo giustinianeo
41 6. I "tre volumi"
43 7. Il Digesto nell'ottica delle Novelle: un successo mancato
49 III. LE NOVELLE E IL CODICE. ANALISI DI UN RAPPORTO
49 1. Il Codice nella prospettiva delle Novelle. Considerazioni formali
50 2. Il Codice Teodosiano nella produzione giuridica successiva: un'immagine in dissolvenza
53 3. Il Novus Codex e le costituzioni giustinianee degli anni 530-4: una presenza sporadica
56 4. Le Novelle e il "libro delle costituzioni" nei loro scarsi rapporti espliciti
59 5. La "raccolta delle costituzioni"e le "leggi singole": problemi di tecnica legislativa
68 6. Il Codice era dawero applicato o applicabile? La denuncia della Novella 66
75 7. Criptocitazioni: critica implicita all'attività codificatrice
86 8. Come "migliorare" le leggi del Codice?
90 9. Opzione frequente per il testo unico
94 10. Alcune parole d'ordine: chiarire, precisare, ordinare, correggere
100 11. Le Novelle come punto alto del programma: la testimonianza della Pragmatica sanctio pro petitione Vigilii
107 IV. LA PUBBLICAZIONE DELLE NOVELLE
107 1. La pubblicità delle fonti normative romane: un vecchio problema
109 2. Le Novelle e la loro distribuzione ufficiale
111 3. Il prefetto al pretorio e le disposizioni sulla pubblicazione
115 4. Gli editti magistratuali
119 5. L'affissione
121 6. La diffusione sul territorio
125 7. La circolazione di copie private
128 8. Le formule di applicazione
129 9. Testi riservati a una circolazione interna o comunque limitata
137 10. Testi privi del disposto di pubblicazione per motivi riconducibili alla tradizione manoscritta
142 11. Varie categorie di destinatari: i casi particolari
144 12. Il prefetto della città
147 13. Il maestro degli uffici
150 14. Il questore del sacro palazzo
152 15. I ministri finanziari: il conte delle sacre largizioni, il conte dei beni privati
154 16. Gli ecclesiastici
159 17. Gli abitanti di Costantinopoli
160 18. Considerazioni conclusive
PARTE SECONDA
165 I. VARIA RERUM NATURA
165 1. La "varietà della natura" e l'"integrazione della legge" nelle costituzioni introduttive: Dedoken, Tanta, Cordi
170 2. Il particolare giusnaturalismo delle Novelle: la natura è varia, i fenomeni imprevedibili, ii movimento inarrestabile: e la legge?
174 3. Documentazioni testuali: le Novelle 7, 39, 49, 60, 73
181 4. Altre testimonianze: le Novelle 74, 84, 98, 115
189 II. LA NATURA E LA LEGGE. MOMENTI DEL PENSIERO GIURIDICO ROMANO
189 1. Premessa
191 2. La natura nel pensiero dei giuristi classici
195 3. La natura e la legge nelle costituzioni teodosiane e post-teodosiane
200 4. Natura e varietas nei testi giustinianei del Codice
205 III. LA NATURA IL SAPERE TECNICO LA LEGGE. PROPOSTE DEL PENSIERO GRECO
205 1. I termini del problema
206 2. Physis nel sapere naturalistico
208 3. Physis e techne: le proposte della fllosofia
211 4. Dottrina medica, speculazione filosofica, pensiero giuridico: elementi delle combinazioni possibili
214 5. Un esempio dal secondo-terzo secolo d. C.: il rapporto Galeno-Ulpiano
212 IV. TRIBONIANO E L'ULTIMO NEOPLATONISMO
221 1. Il tardo neoplatonismo e Ia koine platonico-aristotelica
228 2. Aspetti dell'enciclopedia delle scienze nel mondo tardo-antico: sapere medico, scienza potitica, pensiero giuridico
231 3. L'antiplatonismo di Giustiniano e la "chiusura della scuola di Atene"
234 4. Il neoplatonismo di Triboniano: pagano o cristiano?
245 5. Considerazioni conclusive
APPENDICE
249 La datazione delle novelle 32-34
252 Le scuole neoplatoniche nel V-VI secolo
253 NOTA E ABBREVIAZIONI
277 INDICI


ARGOMENTO: , , , , ,
GENERE: , ,