Le vie del corallo nel Mediterraneo medioevale


PREZZO : EUR 18,00€
CODICE: ISBN 8871048539 EAN 9788849520347
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : -
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Le vie del corallo nel Mediterraneo medioevale

PREZZO : EUR 18,00€

CODICE :
ISBN 8871048539
EAN 9788849520347

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:



ANNO:
2010

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
164 pagine
29 ill. colori, 1 ill. b/n
Brossura
cm 17 x 24 x 0,8
gr 427

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
Tracciare una mappa delle vie mediterranee del corallo significa in primo luogo rendersi conto dei tempi del Mare Interno e della permanenza delle sue strutture, della longue durée braudeliana. Luoghi di raccolta, centri di lavorazione e commercializzazione, vie di scambio finiscono in una lunga corsa di secoli, mentre uomini, popoli ed egemonie vi si avvicendano. Lo schema generale di Braudel per il Mediterraneo – struttura, congiuntura, crisi – è ancora utile, ma come ogni schema è, in realtà, di puro riferimento. La storia medioevale della pesca del corallo fa i conti con la volontà del potere pubblico di riservarsi le entrate fiscali del prodotto, comminando bandi e concedendo privative. Il commercio è condizionato dalle iniziative economiche (societas ad corallandum), dalle tecniche nautiche e dallo sfruttamento ed esaurimento dei banchi corallini. Registriamo una corrente che dalle coste del Mediterraneo irradia il corallo verso il Nord europeo e, per tutto il Medioevo, verso il Vicino Oriente, con speciale attenzione al Maghreb, fonte di approvvigionamento e mercato del lavorato. La cultura gallo_celtica ha un ruolo determinante nelle vie del corallo in funzione di vettore verso l’interno dell’Europa. L’Italia, asse del Mediterraneo medioevale, è il polo principale d’esportazione, dove le funzioni traenti sono svolte dalla Sicilia e dal Napoletano, in un continuum spazio_temporale giunto fino ai nostri giorni. Dopo la pesca, il trasporto. Dopo la lavorazione, il commercio.

Indice:
pag. 9 Introduzione
13 Capitolo I. Giacimenti storici del corallo
14 1. Tra Oriente e Occidente
17 2. Maghreb
20 3. Mar Ligure e attività dei pescatori genovesi
25 4. Tra Golfo di Napoli e Costiera Amalfitana
31 5. Sardegna
33 6. Trapani e la Sicilia
37 7. Nuove risorse, Italia e Atlantico
39 Capitolo II. Commercio e rotte del corallo
39 1. Cosa «fa» il mercato
40 2. Le vie della commercializzazione
40 3. Per una mappatura
44 4. L’economia della pesca
44 5. Le società
48 6. I mercanti. Il «funduq» genovese di Marsa al-Kharaz
49 7. Le rotte del corallo
53 8. Il corallo mediterraneo lungo la Via della Seta
57 9. Un tramite con il mondo islamico: gli ebrei arabofoni
58 10. La questione del quasi-monopolio ebraico. Napoli, Trapani e Marsiglia
63 11. Il corallo nei documenti della Ghenizah di Fustat
64 12. Dopo Marsiglia, Barcellona. Ma Trapani resiste
67 13. Ancora sul primato di Trapani. I prezzi
68 14. I giardini di corallo di Nicola Pesce
71 Capitolo III. Pesca, lavorazione e «garzonato» del corallo
71 1. Tecniche di pesca ed equipaggi. Dallo strascico all’ingegno
75 2. «Corallaro», un mestiere rischioso
80 3. Le «corallare»
80 4. La manifattura
84 5. Il «garzonato» del corallo
91 Capitolo IV. Testimonianze artistiche della diffusione del corallo nel Medioevo
91 1. Tra Tarda Antichità e Medioevo. Il vettore gallo-celta. Lo scifo costantiniano
del Liber Pontificalis. Perle e olivelle di corallo
96 2. Candelabri e «lingue di drago». Una commercializzazione a tre vie
99 3. Ancora sui tipi di lavorazione
101 4. Corallo e scultura
105 Appendice Documentaria I. Ordinanze, privilegi, societas ad corallandum
109 Appendice Documentaria II. Atti privati siciliani (Trapani e Marsala). Regesti
115 Glossario corallino
121 Bibliografia


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