Le sculture ornamentali "veneto-bizantine" di Cividale. Un itinerario artistico e archeologico tra Oriente e Occidente medievale


PREZZO : EUR 25,00€
CODICE: ISBN 8878145106 EAN 9788878145108
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Presentazioni di: , ,
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 6
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Le sculture ornamentali "veneto-bizantine" di Cividale. Un itinerario artistico e archeologico tra Oriente e Occidente medievale

PREZZO : EUR 25,00€

CODICE :
ISBN 8878145106
EAN 9788878145108

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Presentazioni di: , ,

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 6

ANNO:
2011

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
230 pagine
Illustrazioni in b/n e colori
Brossura
cm 21 x 29 x 1,3
gr 840

NOTE:
Englis abstract

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Premio Ottone d'Assia e Riccardo Francovich 2006.
L'analisi delle cosiddette sculture "veneto-bizantine" fa parte dai materiali conservati al Museo Nazionale di Cividale del Friuli (UD), per poi allargarsi a comprendere un'ampia rassegna di tale classe di prodotti, che riguardano soprattutto l'ambito adriatico e la città di Venezia in particolare. L'orizzonte cronologico di riferimento per i pezzi cividalesi si situa a cavallo tra XII e XIII secolo, anche se tali produzioni, con forme lievemente semplificate e standardizzate, perdurano fino al XV secolo. Patere e formelle, nonché cornici marcapiano con numerose varianti, rappresentano un sistema decorativo per le facciate dei palazzi di pregio, nato ed elaborato compiutamente nell'ambito veneziano. Tali decorazioni, tuttavia, almeno per ciò che concerne i motivi iconografici, denunciano stretti legami con l'arte del vicino e medio Oriente, attraverso la mediazione del mondo bizantino, dei visigoti in Spagna, degli Arabi. Queste contaminazioni di modelli e iconografie devono essere avvenute soprattutto attraverso prodotti artistici di piccolo formato, facilmente veicolabili e di grande diffusione, non escluse le ceramiche fini da mensa. Lo studio, per la prima volta, tenta di ripercorrere tutte le disparate correnti culturali che nelle patere e nelle formelle trovano una loro compiuta ed unitaria affermazione, trattando tali materiali con un approccio archeologico e materiale e non esclusivamente tradizionalmente storico-artistico. Una parte significativa della ricerca è stata dedicata all'analisi dei materiali, marmi e pigmenti storici, che ha rivelato nella ricca tavolozza cromatica impiegata anche la presenza del raro e costoso lapislazzulo. Proprio questo motivo, assieme ad altre considerazioni di ordine archeologico e topografico, ha permesso di ipotizzare che le sculture conservate a Cividale siano proprio ciò che resta del prestigioso palazzo patriarcale voluto da Paolino d'Aquileia  sullo scorcio dell'VIII secolo e abbattuto nel XVI secolo.

SOMMARIO:
Presentazioni, di Luigi Fozzati e Serena Vitri, Tiziano Mannoni, Aurora Cagnana
1. Introduzione
1.1 Oggetto dello studio
1.2 Discorso di metodo
2. Storia del problema critico
2.1 Gli studi a Venezi
2.2 Gli studi a Cividale del Friuli
3. Considerazioni stilistiche sui rilievi cividalesi
3.1 Rilievi esterni al Corpus unitario
3.2 Il Corpus propriamente detto
3.3 Caratteri formali comuni al raggruppamento maggiore
3.4 Il gruppo dei pilastri "a colonnine"
3.5 Il gruppo dei fregi e delle cornici architettoniche
4. Il colore sulle sculture medievali
4.1 Lo studio dei pigmenti attraverso le indagini archeometriche
5. I segni lapidei
5.1 La glittografia
6. Ipotesi di datazione del Corpus scultoreo
7. Ipotesi sugli aspetti funzionali e sull'originaria collocazione del Corpus scultoreo
7.1 Aspetti funzionali
7.2 Ipotesi sull'originaria collocazione
8. Origine e sviluppo di un decoro
8.1 Prototipi, modelli e media
8.2 Un antecedente nelle terre cotte decorative magrebine?
8.3 Pomposa come fulcro di mediazione
8.4 Le testimonianze a Venezia
8.5 Le testimonianze in Friuli Venezia Giulia
8.6 Tracce di un "percorso adriatico"
8.7 Le esperienze figurative siculo-arabe e islamico-occidentali
8.8 La Spagna visigotica e il Regno delle Asturie
8.9 Testimonianze e motivi figurativi nell'arte bizantina
8.10 La scultura decorativa armena
8.11 Eredità figurative da precedenti espressioni artistiche orientali
9. Le ceramiche e il rapporto con i bacini murati
10. Proposte per una lettura semantico-iconografica
11. Conclusioni
12. Catalogo
12.1 Pàtere
12.2 Formelle
12.3 Pilastrini
12.4 Fregi e cornici
12.5 Mensole
12.6 Lastre con sirena e uomo barbuto
13. Scienza dei materiali e archeometria
13.1 Pigmenti (a cura di A. Zucchiatti)
13.2 Marmi
13.3 Schedatura relativa ai marmi impiegati nelle opere analizzate
14. Atlante dei decori dei fregi nelle cornici
14.1 Decoro "Tipo A"
14.2 Decoro "Tipo A minor"
14.3 Decoro "Tipo B"
14.4 Decoro "Tipo C"
14.5 Decoro "Tipo D"
14.6 Decoro "Tipo E"
14.7 Decoro "Tipo F"
15. Appendice documentaria
15.1 Pergamena dell'oblazione per il Duomo, ms., anno 1191
15.2 Nicoletti, Vita di San Paulino Patriarca d'Aquileia (sec. XVI)
Tavole   
Bibliografia  
Abstract   
Postfazione


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