Commento dell'editore:
In questo classico della storiografia, a suo tempo giudicato da Umberto Eco "imprescindibile" e per questa nuova edizione italiana aggiornato da un saggio introduttivo di Clara Castelli e da un bilancio "testamentario" della propria opera a firma di Gurevič, la cultura medievale è interpretata in prospettiva socioantropologica, secondo alcune categorie fondamentali: lo spazio-tempo, il diritto, il lavoro, la ricchezza, la proprietà, la persona umana. Ma qui, in contrasto con i dogmi di certa storiografia sovietica (da cui l'anatema di antimarxismo e revisionismo pronunciato contro il libro dalla nomenclatura politico-intellettuale russa), l'analisi è rivolta non tanto alla "sovrastruttura" ideologica che ha la sua base nella "struttura" economico-sociale del Medioevo, quanto alle idee sul mondo di cui gli uomini del tempo non sempre erano chiaramente consapevoli e che sfuggivano perciò a una completa ideologizzazione. La scelta di questo livello psicologico - in cui Gurevič privilegia le manifestazioni di massa della cultura medievale - permette di accedere a un'immagine inedita dell'"uomo medievale", mostratoci come egli si rapportasse nella sua concreta vita quotidiana con l'ambiente fisico e sociale e come riconoscesse in esso un principio regolatore centrale.
Indice:
Introduzione: Il «quadro del mondo» per l’uomo del Medioevo
Le idee di spazio e tempo nel Medioevo
Macrocosmo e microcosmo
«Che cos’è il tempo?»
«Un paese si costruisce sul diritto»
Le concezioni medievali della ricchezza e del lavoro
Conclusione: Alla ricerca della personalità umana.