L'Atlante di Borso d'Este

Cosmographia di Claudio Tolomeo

PREZZO : EUR 5.000,00€
CODICE: ISBN 9788886251532
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Commentario a cura di: , ,
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
L'Atlante di Borso d'Este
Cosmographia di Claudio Tolomeo
PREZZO : EUR 5.000,00€

CODICE :
ISBN 9788886251532

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Commentario a cura di: , ,

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


ANNO:
2005

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
Codice + commentario, custoditi in un elegante cofanetto in seta con impressioni.
Codice:
128 carte
Carta 250 grammi
27 tavole
Legatura in pelle
cm 45 × 31
Commentario:
272 pagine
cm 24 × 32

NOTE:
Tiratura unica ed esclusiva di 499 esemplari numerati e certificati
Abstract in inglese

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
La Cosmographia è opera basilare dell’Umanesimo, della sua sete di cultura e di scienza, anticipatrice degli ideali del Rinascimento e dell’età delle grandi scoperte geografiche.
La tradizione tolemaica, codificata nei manoscritti greci, fu riscoperta nel Quattrocento quando a Firenze, capitale intellettuale e artistica, si sviluppò quella ricerca scientifica e cartografica che segnò l’età delle grandi scoperte geografiche. Nelle botteghe fiorentine vennero compilati e miniati i più bei Tolomei della storia dell’arte e della scienza e i potenti del Rinascimento – da Borso a Federico da Montefeltro, da Mattia Corvino d’Ungheria a Luigi XII di Francia – fecero a gara per entrare in possesso di questi mirabili codici, rilegati in finissima pelle di vitello, con le belle miniature a bianchi girari e con le ventisette carte del mondo.
Il codice estense, miniato su pergamena, si compone di 128 carte di cm 45 × 31. Fu acquistato nel 1466 da Borso d’Este, al quale è dedicato, direttamente dall’autore, l’umanista tedesco Nicolò Germanico. La Cosmographia tolemaica, nella versione latina di Jacopo Angelo da Scarperia, è corredata dalle tradizionali 27 tavole geografiche a doppia pagina (45 × 62 cm) rinnovate dall’autore con l’adozione della proiezione trapezoidale. La prima delle 27 carte raffigura l’ecumene; le successive, precedute da un testo esplicativo, illustrano le singole regioni terrestri allora conosciute.
L’apparato cartografico della Cosmographia va considerato come uno dei monumenti della creatività dell’uomo, in un’epoca dove arte e scienza erano spesso intimamente correlate.
La prima carta del manoscritto è di dedica a Borso d’Este, grande collezionista e committente di codici miniati, che ripagò l’autore con ben 100 fiorini d’oro.
Lo straordinario cimelio della Biblioteca Estense costituisce una delle più importanti opere dell’arte cartografica rinascimentale, testimone dell’interesse scientifico e politico per la conoscenza del mondo, documento fondamentale per incentivare e supportare le spedizioni di terra e di mare alla ricerca di nuovi popoli e di leggendarie ricchezze. L’Atlante di Borso, per la sua voluminosità e per la sua raffinatezza artistica, era un’opera di rappresentanza e non certo di consultazione (attestato peraltro dall’ottimo stato di conservazione), ma l’acquisizione in una delle biblioteche più famose collocava la nuova scienza geografica tra le materie di maggior importanza e attrattiva per l’uomo del Rinascimento.
La legatura originaria del codice è andata perduta. Su indirizzo della Direzione della Biblioteca si è provveduto alla creazione di una nuova copertina in pelle naturale di vitello, con l’impressione a secco e in oro zecchino di un fregio a bianchi girari e del titolo, al fine di dotare l’esemplare estense, e così l’edizione in facsimile, di una veste rispondente a quella quattrocentesca e consona all’importanza storica e artistica del cimelio.
La Cosmographia, in tiratura unica ed esclusiva di 499 esemplari numerati e certificati, è stampata con i rigorosi criteri del facsimile su apposita carta 250 grammi nel formato atlantico dell’originale. L’edizione ripropone nel codice le 27 grandi tavole geografiche, mentre il testo teorico tolemaico è riprodotto integralmente a colori nel volume di commentario (272 pp. nel formato 24 × 32 cm), preceduto da un saggio di Laura Federzoni e dalla nota codicologica di Mauro Bini. Le tavole sono commentate da Annalisa Battini. Codice e commentario sono custoditi in un elegante cofanetto in seta con impressioni.


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