Seconda di copertina:
L'Arte della Lana di Pisa fu l'ultima corporazione maggiore a essere istituita dopo l'Ordine del Mare e l'Ordine dei Mercanti. Un ampio sguardo al mercato della lana e dei panni, all'evoluzione delle istituzioni cittadine, alla realtà sociale tra XIII e XIV secolo, all'impresa e all'industria dei lanaioli, fanno da sfondo alla comparsa e all'affermazione della corporazione laniera. Ne emerge uno spaccato della storia pisana tra Duecento e Trecento per molti versi ancora sconosciuto.
Indice:
pag. 11 Introduzione. Patrimonio di studi e indirizzi di ricerca
I. Le premesse
21 1. Verso Occidente
28 2. Aspetti del circuito mercantile nel Mediterraneo occidentale
45 3. Pisa: una città dalla doppia vocazione
II. Istituzioni, gruppi sociali e vita politica
53 1. I cambiamenti sociali e istituzionali a Pisa di metà Duecento
67 2. "Quattuor Artes"
71 3. La riforma corporativa e la nascita dell'Arte della Lana
82 4. Corporazioni e Comune nel secondo Duecento
III. "Universitas Artis Lanae Pisanae civitatis"
99 1. Lanaioli prima dell'Arte
106 2. L'Ordine dei Mercanti e gli artigiani del settore tessile
113 3. Tessitori, tintori o vagellai, pannaioli
124 4. Il consolato dell'Arte della Lana
130 5. Impianti industriali e proprietà dell'Arte
IV. Impresa e industria
135 1. Caratteri dell'impresa laniera pisana
152 2. Investimenti e patrimoni dei lanaioli
162 3. Il lanarius, pubblico maestro dell'Arte, e le altre maestranze
166 4. Lavoranti e ciclo produttivo
V. Personaggi e famiglie dell'Arte della Lana
179 1. Il ceto mercantile dell'industria laniera
188 2. Gli Stefani, lanaioli e mercanti
199 3. Famiglia, attività e patrimonio di Vanni Stefani
211 Appendice 1. Il libro dell'entrata e dell'uscita di ser Vanni di Bonagiunta Stefani (1322-1328)
285 Appendice 2. Elenco cronologico dei Consoli dell'Arte della Lana
289 Bibliografia
299 Indice dei nomi