L'amoroso cerchio. Poesie dell'ultimo trovatore

Testo a fronte

PREZZO : EUR 16,90€
CODICE: ISBN 8879840762 EAN 9788879840767
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 6
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
L'amoroso cerchio. Poesie dell'ultimo trovatore
Testo a fronte
PREZZO : EUR 16,90€

CODICE :
ISBN 8879840762
EAN 9788879840767

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 6

ANNO:
1997

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
150 pagine
Brossura
gr 120

NOTE:
Testo a fronte

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
La lirica provenzale, tramontata nel Mezzogiorno della Francia alla fine del Duecento, sopravvisse per oltre un secolo, nella stessa lingua dei trovatosi, al di là dei Pirenei. Nei Paesi Catalani un gruppo di poeti, principalmente legati alla corte aragonese, dà vita a una produzione raffinata e ricca di caratteri originali; fedele nel complesso ai moduli trobadorici, ma anche aperta all'influenza francese e soprattutto a quella italiana (è proprio qui che si possono cogliere i primi precocissimi echi del petrarchismo in Europa). Ilcavaliere valenzano Jordi de Sant Jordi, nato negli ultimi anni del secolo XIV e morto in giovane età nel 1424, fu al servizio di Alfonso il Magnanimo e prese parte alla spedizione di Sardegna e Corsica nel 1420. Seguì poi il suo re a Napoli, dove nel 1423 cadde per un breve periodo prigioniero del condottiero Sforza, che combatteva per la regina Giovanna II d'Angiò-Durazzo. Il suo piccolo ma variegato canzoniere ripercorre, non senza note di ironia, la maggior parte dei generi lirici occitani, alcuni dei quali abbastanza rari: dal grande canto d'amore alla satira, all'indovinello (devinalh), alla "noia" (enueg), alla canzone di riscatto (in occasione della prigionia napoletana), fino alla Passio amoris un poemetto cum autorictate, cioè intessuto di citazioni dai classici volgari. Nella sua poesia risaltano immagini vivide e potenti, che spingono agli estremi limiti il registro metaforico cortese. A Jordi de Sant Jordi, con la sua breve parabola esistenziale e poetica, è toccata la sorte di chiudere per sempre ma non in sordina, la lirica cortese d'ispirazione trobadorica. Per questo può essere considerato, in assoluto, l'ultimo trovatore: con lui finisce, con eleganza e con grazia, un'intera epoca della letteratura europea.

Indice:
Introduzione
Nota informativa
Bibliografia
Tante sè li mals quem fayts soffrir
Domina tot jorn vos vau preyan
Ajustat vey d'Amor tot lo poder
Soviet sospir, don, per vos, de luny
Axi com son sus l'espera los isgnes
D'aver lo nom e lo dret tall d'aymia
No pot ren dir ne far que be estia
Ara hojats, dompnas, que us fau sauber
Jus lo front port vostra bella semblanca
En mal poders, enqueres en mal loch
Un cors gentil m'a tant enamorat
Enyorament, enuig, dol e desir
No m'asalt d'om qu'en tots afars no sia
Deserts d'amichs, de bens e de senyor
Tots jorns aprench e desaprench ensemps
Pus que tan be sabetz de cambiar
Enuig, enemich de jovent
Cant vey li temps camgar e 'nbrunusir
Note


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