Quarta di copertina:
Ambrogio conosceva molto bene i mali del mondo, le ingiustizie, le miserie, le vessazioni, la povertà, le crudeltà e le violenze.
Ma sapeva anche che al di fuori dell'impero romano vi era solo il caos, e che solo la comunità dei fedeli raccolti attorno a una guida sarebbe stata ben presto l'unica realtà capace di dare senso alla vita nell'occidente cristiano. La comunità ecclesiale viveva in un mondo terreno, e la giustizia di tale mondo doveva essere garantita, conforme al modello divino, dall'autorità di uno stato. L'impero attuava nel mondo il disegno di Dio, e doveva dipendere dunque dalla Chiesa che avrebbe dovuto dare le direttive, che avrebbe fatto sì che il modello terreno si eguagliasse quanto più possibile al modello eterno, alla civitas Dei.