Commento dell'editore:
"La tomba senza nome" è ispirato al gioco da tavolo "Le Saghe di ConQuest" eletto Miglior gioco italiano nell’edizione di LuccaGames 2001. Il mondo de "Le Saghe di ConQuest" è grottesco e ironico, ambientato in un improbabile medioevo fantastico in cui i personaggi parlano in un confuso volgare del '400. Vi si incontrano Nani, Elfi e Uomini, ma in egual misura anche Spettri, Golem o esseri appartenenti alla razza degli "Estinti" come Mummie e Scheletri con cui, se si sopporta di buon grado l’odore, si possono concludere ottimi affari. Questo mondo, goliardico, ironico e autoironico, e che subisce inevitabilmente l'influenza de "L’armata Brancaleone" (indimenticabile film di Mario Monicelli), inizialmente nato per i giochi da tavolo, non avrebbe potuto raccontarsi in maniera esauriente solo attraverso il gioco; avrebbe potuto soltanto lasciar intuire alcune trame, mentre i personaggi non avrebbero potuto essere descritti, approfonditi, ma soltanto abbozzati. Di qui l’esigenza di far conoscere meglio, attraverso il racconto, la narrazione, quello che un vagabondo può incontrare nel Questland. Nasce così "Il Congegno traslante", primo romanzo della serie (Rose&Poison Editore - Sanremo) che, dal canto suo, ha innescato un meccanismo di "ritorno" suggerendo idee da cui sono scaturiti nuovi giochi.
In questo concatenarsi di storie prende vita "La tomba senza nome", secondo romanzo della serie che ha per protagonista un pirata che deve combattere prima ancora dei suoi nemici il proprio mal di mare, la sua vertigine e la sua naturale ipocondria. Capace di subdole macchinazioni così come di slanci generosi. In preda ad uno di questi (rari) momenti salva un naufrago, Nano. Lo cura, lo guarisce e se ne pente nel breve volgere di qualche giorno. L'incontro cambierà radicalmente i destini di molti.
E così, il viaggio comincia…