Seconda di copertina:
Il lettore che per la prima volta, spinto dal desiderio di conoscere o da curiosità, apre questo libro e sfoglia le sue pagine soffermando lo sguardo sulle preziose tavole a colori inizia un percorso che lo porterà alla scoperta di un meraviglioso tesoro fin'ora poco conosciuto: la Pala d'Oro della Basilica di San Marco a Venezia.
Ogni anno più di cinquecentomila visitatori, provenienti da tutte le parti del mondo, sostano davanti a questo "sprazzo di Paradiso", come lo definì papa Giovanni XXIII. Oggi per la prima volta ognuno di loro può finalmente leggerlo, capirlo e conservarlo a casa con l'opera che presentiamo.
La grande Pala d'Oro che dal 1105 è posta sull'Altar Maggiore della Basilica di S. Marco è il tesoro più prezioso della Chiesa e della città di Venezia. Nella sua forma attuale fu ordinata da Andrea Dandolo, il doge amico del Petrarca che negli anni fra il 1343 ed il 1345 fece della Pala un capolavoro unico dell'arte bizantina e gotica affinché rimanesse nei secoli il venerato emblema della civiltà e della fede cristiana della Repubblica.
Egli stesso dettò le due Iscrizioni che raccontano la storia della Pala, scandita da tre date: 1105, anno nel quale venne ordinata dal doge Ordelaffo Falier una prima Pala di smalti, per onorare la Basilica da poco ultimata; 1209, quando, durante il dogado di Pietro Ziani vennero aggiunti tra gli altri gli splendidi smalti raffiguranti sei Feste della Chiesa; 1345, anno della sua definitiva, monumentale risistemazione.
La Pala è costituita da un telaio in argento dorato (m 3,34 x 2,51) ricoperto da spigolo a spigolo da 255 smalti cloisonné bizantini, tra i più grandi e belli del mondo, e da quasi 2000 smeraldi, rubini, ametiste, perle ed altre pietre preziose. L'insieme degli smalti rappresenta narrativamente gli episodi centrali della Storia di Cristo e di S. Marco, e illustra, intorno allo ieratico Cristo Pantocrator, l'alta corte della gerarchia celeste col coro di profeti, apostoli ed angeli.
L'immensa pala smaltata e gemmata, destinata a polarizzare l'attenzione dei fedeli durante le maggiori festività annuali, mette in scena, come in un mistero medioevale, una pagina dell'Apocalisse, là dove si narra della Gerusalemme Celeste fatta "di diaspro, rubino, smeraldo…".
Il volume che presentiamo illustra la secolare operazione di sintesi tra Bizantino e Gotico ottenuta con l'arte orafa di cui è protagonista la Pala, il più grande gioiello esistente al mondo, offrendo le risposte alle domande poste dal capolavoro finora insolute.
Terza di copertina:
La Pala d'oro è stata per 900 anni un tesoro ammirato ma di fatto sconosciuto. Fino al 1958. In quell'anno il Patriarca di Venezia Giuseppe Roncalli fu eletto Papa con il nome di Giovanni XXIII. Fu allora che il Primo Procuratore di S. Marco Vittorio Cini, pensò di offrire a Papa Giovanni il grande tesoro sotto forma di un libro che per la prima volta lo mostrasse in tutti i suoi particolari. L'Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Cini di Venezia, con la collaborazione di eminenti studiosi giudati dal prof. Hans R. Hahnloser, curò la redazione dell'imponente volume che richiese ben sette anni per essere ultimato. Si giunge alla pubblicazione, infatti, solo nel 1965, troppo tardi perché Papa Giovanni, il quale aveva auspicato ed incoraggiato il lavoro, potesse vederlo. Nel 900 anno della Basilica e della Pala, la Canal & Stamperia Editrice di Venezia pubblica la nuova edizione aggiornata che permette una vera e propria riscoperta di questo che è il più affascinante capolavoro dell'oreficera bizantina e gotica. Attorno al nucleo degli scritti originali dei professori Bischoff, Fiocco, Hahnloser, Pertusi, Volbanch, si è raccolta una nuova serie di saggi dei professori Polacco (Università di Venezia), Taburet Delahaye (Museo del Louvre), Goffen (Rutgers University, New Jersey), Niero (Basilica di San Marco). Il volume è corredato di un apparato iconografico completamente nuovo che rende facile non solo una lettura artistica altrimenti impossibile della Pala, ma anche la decodificazione visiva dei concetti filosofici e teologici degli autori. Smontata, analizzata e passata pezzo a pezzo al vaglio degli studiosi, la Pala è stata fotografata in ogni dettaglio. La maggior parte degli smalti bizantini è riprodotta a colori a grandezza naturale. Il lettore potrà in tal modo godersi lo straordinario tesoro da vicino, in misura ben maggiore di quanto sia permesso fare con una visita diretta. Le oreficerie, le montature gotiche a pinnacoli, a grappoli, a foglie delle pietre preziose risplendono mettendo in luce l'immenso, unico gioiello medievale senza tempo. Nuove tavole a colori riproducono, per la prima volta in modo completo, la Pala Feriale di Paolo Veneziano, gli ottocenteschi acquarelli inediti rappresentanti il Ciborio e le Pale delle altre Chiese della laguna.
Indice:
pag. VII Dedica al Patriarca e alla memoria di Papa Giovanni XXIII
IX Presentazione
X Nel ricordo di Papa Giovanni XXIII
XII La partecipazione della Fondazione Giorgio Cini
XIII Introduzione alla presente edizione
XVII Dall'edizione del 1965
XXII Ringraziamenti dell'editore
3 I. W.F. Volbach, Gli smalti della Pala d'oro
3 Introduzione
5 I grandi smalti della parte inferiore
26 Gli smalti quadrati della parte inferiore
39 I grandi smalti della parte superiore
44 Gli smalti minori bizantini
71 Gli smalti minori del 1343-1345
75 II. A. Pertusi e B. Bischoff, Le iscrizioni della Pala d'oro
75 Le iscrizioni greche, di A. Pertusi
78 Le iscrizioni latine, di B. Bischoff
81 III. H.R. Hahnloser, Le oreficerie della Pala d'oro, la nuova Montatura di Bonesegna (1342) e del "Maestro Principale" (1343-1345)
81 1. I dati tecnici
85 2. Le commissioni del 1342 e del 1343 al Bonesegna e al Maestro Principale
89 3. La decorazione della parte inferiore, l'opera del Maestro Principlae, 1343-1345, e la Pala del 1105
94 4. La decorazione della parte superiore, l'opera del Bonesegna, 1343-1345, e l'iconostasi del secolo XII
102 5. Disposizioni e significato delle pietre preziose
107 6. Disposizioni e motivi dell'incorniciatura
115 IV. R. Polacco, Una nuova lettura della Pala d'oro (gli smalti, le oreficerie e il Ciborio)
115 1. I grandi smalti della parte inferiore
126 2. Gli smalti quadrati della parte inferiore
129 3. Il fregio superiore: L'arcangelo Michele e l'emidodecaeorton
132 4. Gli smalti minori bizantini e trecenteschi nn. 86-182
134 5. Significato dell'intervento sulla pala tra il 1342 e il 1345
141 6. Il Ciborio e la Pala d'oro
151 V. E. Taburet-Delahaye, I gioielli della Pala d'oro
163 VI. G. Fiocco e R. Goffen, Le Pale Feriali
163 1. La Pala Feriale di Maestro Paolo Veneziano
168 2. Le coperture del dorso della Pala d'oro
173 3. Paolo Veneziano e Andrea Dandolo: una nuova lettura della Pala Feriale
187 A. Niero, Censimento delle Pale nell'area lagunare
191 Bibliografia
197 Tavole delle Concordanze tra la nuova catalogazione sistematica, la numerazione del Pasini e viceversa
201 Indice dei nomi e dei luoghi
209 Indice delle tavole