La grande strategia dell'Impero Bizantino

OTTIME CONDIZIONI

PREZZO : EUR 31,50€
CODICE: 8022264788243
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione di: ,
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : -
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
La grande strategia dell'Impero Bizantino
OTTIME CONDIZIONI
PREZZO : EUR 31,50€

CODICE :
8022264788243

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EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:



ANNO:
2010

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
552 pagine
6 ill. b/n
Cartonato con sovracoperta
cm 15,5 x 22,5 x 3,3
gr 602

NOTE:
VOLUME IN OTTIME CONDIZIONI
Titolo originale: The Grand Strategy of the Byzantine Empire

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
La grande strategia dell'impero bizantino Anche se meno celebrato e studiato del suo 'gemello' occidentale, l'Impero Romano d'Oriente ha dominato per mille anni un vastissimo territorio multietnico. Le sue frontiere erano più difficili da difendere, il suo esercito meno addestrato, i suoi nemici più agguerriti, le sue risorse inferiori a quelle di Roma. Che però nel 476 d.C. è caduta, mentre Costantinopoli diventava il cuore di una cultura straordinaria nella quale l'arte, la letteratura e la filosofia greche si fondevano con il diritto romano e la spiritualità cristiana. Come è stato possibile tutto ciò?
Un modello di intelligenza politica da copiare Il segreto di una sopravvivenza tanto longeva sta nella strategia politica e militare elaborata dagli imperatori d'Oriente, un modello basato non tanto sulla forza militare, come quello occidentale, quanto sulle sottili arti della diplomazia e di quella che oggi chiameremmo intelligence. Un gioco di 'bizantinismi', appunto, una sottile quanto resistente trama di alleanze, trattative, matrimoni, scambi commerciali basati prima di tutto su un lavoro di spionaggio spregiudicato e dettagliato, sulla profonda conoscenza del nemico e sulla capacità di adattare di volta in volta le tattiche all'interlocutore. Sul fronte militare Bisanzio cercò sempre di evitare gli scontri diretti mantenendo alta la tensione, come se si fosse sempre in guerra, ma scendendo in campo solo quando le probabilità di vittoria erano alte. E, più che combattere direttamente, i bizantini preferirono lasciare che i nemici si indebolissero lottando tra loro, magari proprio dietro sovvenzioni dall'impero. Senza mai dimenticare che il nemico di oggi può essere l'alleato di domani, i generali di Costantinopoli furono maestri nell'imparare dagli avversari nuove metodologie di combattimento come l'uso degli agili e veloci arcieri a cavallo con i quali gli Unni stavano terrorizzando l'Europa. E sul fronte interno Bisanzio dimostrò uguale intraprendenza e intelligenza, poiché cercò sempre di assimilare e integrare i popoli assoggettati, sfruttando di ciascuno le conoscenze, le tecnologie, la cultura. Un affresco che illumina il passato, il presente e il futuro A questa straordinaria civiltà Edward Luttwak ha dedicato trent'anni di studi condotti non da bizantinista interessato al passato, ma da quel genio della strategia politica e militare qual è. In decenni trascorsi a viaggiare, indagare, consultare testi fino a poco fa inaccessibili, l'autore è riuscito a ricostruire quel 'codice operativo' non scritto che ha diretto le scelte degli imperatori bizantini, permettendo a Costantinopoli di diventare la capitale dell'impero più longevo di sempre. Il risultato è un grande affresco che abbraccia mille anni di storia, per spiegarci cosa dovremmo fare per costruire il presente e il futuro.

"Bisanzio diventa la ricetta per il futuro dell'America; il poderoso saggio di Luttwak un vademecum per capire il mondo attuale e il suo destino." Silvia Ronchey
"Più diplomazia e più intelligence: questo è il modello giusto per gli Stati Uniti". Corriere della Sera

Seconda di copertina:
 Quello di Costantinopoli è stato un caso unico nella storia: mille anni di dominio incontrastato su un impero vastissimo e multietnico. Dal IV secolo fino alla caduta, avvenuta nel 1453 per mano di Maometto II, l'Impero romano d'Oriente è sopravvissuto al gemello d'Occidente, ha retto l'onda d'urto degli Unni, degli Slavi, degli Arabi e degli altri che nei secoli hanno cercato di sfondare il limes. Eppure la forza militare, la posizione e le risorse non erano neppure lontanamente paragonabili a quelle di Roma. Come è stato possibile? Bisanzio elaborò una strategia politica e militare efficacissima, basata su un uso estremamente moderno di quella che oggi chiameremmo intelligence. La diplomazia dell'Impero romano d'Oriente seppe imbrigliare le forze nemiche raccogliendo dettagliati dossier e riuscendo a ottenere vantaggiose concessioni a tutti i tavoli di trattativa. Sul fronte militare, cercò di conservare la pace il più a lungo possibile: mantenne alta la tensione agendo come se la guerra fosse sempre imminente, ma scese in battaglia solo quando aveva buone possibilità di vittoria. Nella politica interna, privilegiò l'integrazione e l'assorbimento per sfruttare il patrimonio di culture, tecnologie e conoscenze che ogni popolo assoggettato portava in dote.
Questo libro, seguito ideale del bestseller La grande strategia dell'Impero romano, è il frutto di quasi trent'anni di ricerche. Edward Luttwak ha viaggiato, indagato, consultato testi un tempo inaccessibili per rintracciare i segni di quel "codice operativo" non scritto che permise a Costantinopoli di diventare la capitale dell'impero più longevo della storia. Il risultato è un affresco che abbraccia quasi mille anni e ci consegna una lezione di strategia che ci illumina sul passato e ci spiega cosa stiamo sbagliando oggi.

Quarta di copertina:
Poca guerra, molta diplomazia e un uso spregiudicato dell'intelligence: questo il segreto del millenario impero bizantino.
Una lezione dimenticata dalla storia ma valida ancora oggi.

Indice:
pag. 7 Prefazione
PARTE PRIMA
11 L'invenzione della strategia Bizantina
29 1 Attila e la crisi dell'Impero
65 2 L'emergere della nuova strategia
PARTE SECONDA
111 Diplomazia Bizantina: il mito e i metodi
115 3 Gli inviati
133 4 Religione e abilità politica
145 5 Gli usi del prestigio imperiale
159 6 Matrimoni dinastici
169 7 La geografia del potere
199 8 Protobulgari e Bulgari
227 9 I musulmani arabi e turchi
PARTE TERZA
265 L'arte bizantina della guerra
271 10 L'eredità classica
303 11 Lo Strategikon di Maurizio
349 12 Dopo lo Strategikon
371 13 Leone VI e la guerra navale
389 14 La rinascita militare del X secolo
455 15 Manovra strategica: Eraclio sconfigge la Persia
CONCLUSIONI
473 La grande strategia e il "codice operativo" bizantino
APPENDICE
485 Ai tempi di Bisanzio una strategia era praticabile?
487 Imperatori da Costantino I a Costantino XI
491 Glossario
497 Note bibliografiche


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