La Fine dei Templari. Condanna di un Ordine e Nascita di un Mito


PREZZO : EUR 15,00€
CODICE: ISBN 8873920829 EAN 9788873920823
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : . Collana di Misteri e Approfondimenti Storici, 3
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
La Fine dei Templari. Condanna di un Ordine e Nascita di un Mito

PREZZO : EUR 15,00€

CODICE :
ISBN 8873920829
EAN 9788873920823

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
. Collana di Misteri e Approfondimenti Storici, 3

ANNO:
2014

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
128 pagine
Ill. b/n
Brossura con alette

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
707 anni or sono... A Parigi il Tempio, come veniva chiamato l'intero complesso, si ergeva possente e minaccioso su un'area ben maggiore di quella del Castello regale, all'epoca ancora in costruzione. La loro posizione sociale, lo spessore delle loro mura, la forza militare dei loro reparti armati e la ricchezza dei loro forzieri avevano indotto i Cavalieri Templari, che risiedevano nella capitale di re Filippo, ad una situazione di falsa sicurezza.
Quando, poco prima dell'alba del 13 ottobre 1307, Guillaume de Nogaret si presentò scortato da un folto numero di arcieri e di armati, quella falsa sicurezza in cui si cullava la guardia del Tempio di Parigi, gli permise di penetrare facilmente all'interno delle mura, riuscendo così a sorprendere la maggior parte dei Cavalieri ancora addormentati nei loro letti dove erano tornati a coricarsi dopo il mattutino delle quattro.
Povertà e obbedienza erano emblema e sigillo dell'ideale templare e salvo pochissime umane debolezze, furono sempre seguiti dall'Ordine Templare inteso come singoli membri di una organizzazione che doveva essere ricca non per i suoi membri ma per sostenere le ingenti spese di un impegno bellico, lontano migliaia di miglia dalle proprie basi di partenza.
L'icona di guerriero etico e spirituale, almeno nella forma che ci è stata tramandata nei Romanzi Cortesi da Gregoire de Tours e da Wolfram von Eschenbach, trae origine proprio dal Mito Templare. Ancora oggi, a oltre sette secoli di distanza, un mito potente e indissolubile circonda i Cavalieri del Tempio. Sentendo parlare di Templari, anche chi non abbia mai approfondito la conoscenza della loro storia e dei loro costumi, si sente irresistibilmente rapito da un sentimento improvviso, quasi un senso di nostalgia. La fonte del loro fascino è la profonda spiritualità che ancora oggi si riconosce associata alla figura del Cavaliere Templare.
Il Templare, guerriero e sacerdote, che secondo le stesse indicazioni del proprio padre spirituale San Bernardo, per necessità impugnava la spada, spiritualmente viveva sempre al confine tra i due mondi: il nero e il bianco, la materia e lo spirito, il profano e il Sacro, due mondi che divennero l'emblema stesso dei Cavalieri del Tempio, manifestandosi nella loro bandiera: il Baussant e nel loro sigillo: "due anime, due guerrieri, su di un solo cavallo".
L'Ordine del Tempio era avvolto da un alone di spiritualità, di sacrificio e di dedizione al dovere sovra-mondano che lo poneva al di là della consueta immagine stereotipata del guerriero brutale e sanguinario. Egli rappresentava il cavaliere consacrato, irruzione del Sacro nel profano quotidiano, sempre in bilico sulla sottile linea che divide il bianco dal nero, il tenue confine tra la Materia e lo Spirito.
E fu proprio da questa figura del Cavaliere consacrato, del guerriero Sacerdote, che si svilupparono il mito e l'archetipo del Cavaliere tardo-medievale con i tre punti cardinali dell'etica del Guerriero Sacro.


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