La Bibbia dei Settanta I. Pentateuco


PREZZO : EUR 60,00€
CODICE: ISBN 8837225466 EAN 9788837225469
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di: Contributi di: , ,  
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 14
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
La Bibbia dei Settanta I. Pentateuco

PREZZO : EUR 60,00€

CODICE :
ISBN 8837225466
EAN 9788837225469

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di: Contributi di: , ,  

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 14

ANNO:
2012

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
1024 pagine

NOTE:
Testo greco a fronte
Piano dell'opera
I - Pentateuco, a cura di Paolo Lucca
II - Libri storici, a cura di Pier Giorgio Borbone
III - Libri sapienziali, a cura di Corrado Martone
IV - Profeti, a cura di Liliana Rosso Ubigli

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Intorno all'anno 400 la chiesa d'Occidente, di lingua latina, si trovò ad affrontare un problema: la Bibbia utilizzata, sia per la liturgia sia per lo studio, era un testo latino tradotto dal greco (la cosiddetta Vetus Latina), un testo che presentava vari errori di traduzione. Di qui la necessità di intervenire: se per il Nuovo Testamento si trattava solo di adottare un buon manoscritto greco, per l'Antico Testamento la questione si presentava più complessa perché il testo latino in uso era, sì, tradotto dal greco, ma questo a sua volta era stato tradotto dall'ebraico. Non era forse meglio risalire alla fonte? Si poneva un problema non solo linguistico ma di natura teologica: la Bibbia greca appariva più ampia di quella ebraica e anche nei libri comuni – che erano la maggior parte e i più importanti – c'erano frequenti varianti, talvolta di notevole spessore teologico.
Due padri della chiesa latina, entrambi venerati poi come santi, Girolamo e Agostino, presero posizioni opposte. Girolamo sosteneva che il testo ebraico dovesse essere preferito perché più antico: essendo scritto nella lingua originale, era il solo ispirato. Agostino difese invece il greco, perché aveva permesso alla Parola di Dio di essere accolta nel mondo pagano; apparteneva, quindi, alla storia della salvezza, diversamente dal testo ebraico. La vinse Girolamo e la sua Vulgata – testo latino corretto abbondantemente sull'ebraico, ma non del tutto – lentamente si impose nelle chiese di lingua latina.
Qual è ora, dunque, il significato di proporre in italiano la prima traduzione della Bibbia greca dei Settanta? Non c'è solo un intento filologico dietro questa impresa editoriale, ma la volontà di far conoscere un testo che può gettare nuova luce sulla nostra stessa cultura cristiana di oggi. D'altra parte, il testo greco della Bibbia non è un documento ad uso esclusivo degli storici del pensiero religioso: è un testo vivo, tanto da essere la Parola di Dio come è letta ancora oggi dai fedeli nelle chiese orientali.
(Paolo Sacchi)
Un evento editoriale: la prima traduzione in lingua italiana della Bibbia dei Settanta, con testo greco a fronte.
Un'importante nuova versione della Bibbia sia per comprendere il cristianesimo antico che per la teologia di oggi.


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