S. Bonaventura, scrivendo l'itinerarium mentis in Deum, cioè l'ascesa a Dio, si è proposto di insegnare quale debba essere il cammino per giungere al Sommo Bene. Suo insegnamento costante è che l'esercizio della sua contemplazione mistica non è un privilegio riservato a pochi, ma un dono promesso a tutti.
"È questa la dolcezza mistica e segretissima: nessuno la conosce, se non chi la riceve; nessuno la riceve, se non chi la desidera; nessuno la desidera, se non chi è infiammato fin nelle midolla dal fuoco dello Spirito Santo".