Commento dell'editore:
I Benedettini ed i Cistercensi, in Abruzzo e in Puglia, si sono insediati lungo le vie di comunicazione o in prossimità dei pascoli e dei percorsi tratturali. Le stesse vie ed i tratturi hanno anche rappresentato, per i pellegrini del Medio Evo, un tratto del cammino verso il Santuario di San Michele a Monte Sant'Angelo sul Gargano e, per i Crociati, parte del percorso verso i porti d'imbarco per la Terra Santa. Di questi viaggi le abbazie ed i monasteri costituivano indispensabili punti di appoggio in cui, oltre alla possibilità di rifocillarsi ed alloggiare, pellegrini ed armati potevano trovare assistenza spirituale ed occasioni di devozione. Ma le stesse vie furono anche mezzi di trasmissione e di diffusione per le forme artistiche: e se in un primo momento è da Montecassino che si irradiò nelle due regioni il nuovo gusto desideriano, più tardi fu dalla Francia che giunsero echi e risonanze delle architetture cluniacensi e precisi riferimenti alle fabbriche monastiche cistercensi. Inoltre, lungo lo stesso itinerario, sono state riconosciute le opere di una bottega di scultori che da Gerusalemme si trasferì in Puglia ed in Abruzzo; mentre meno studiate - e in questo libro se ne propone un tentativo - sono le relazioni tra la Francia, le due regioni italiane e la Terra Santa nel campo dell'architettura medioevale.