Commento dell'editore:
Il salone "da Cemmo" del Conservatorio "Luca Marenzio" è una delle più importanti testimonianze dell'arte quattrocentesca a Brescia. La sala fu in origine la grande Libreria del convento degli Agostiniani di San Barnaba, insediatisi in città nel 1457. L'intera superficie muraria è occupata da un ricco apparato decorativo, in gran parte attribuito a Giovan Pietro da Cemmo e alla sua bottega: una complessa e concatenata esaltazione dell'Ordine Agostiniano e della sapienza, attraverso gli "exempla vitae" e i ritratti dei frati, dei santi e dei beati agostiniani.
Il libro, illustrato da un ricco corredo fotografico, dà conto degli importanti restauri strutturali ai quali il salone è stato sottoposto, finanziati da ABP Nocivelli Spa e coordinati dall'architetto Laura Salvatore Nocivelli; ripercorre inoltre le modifiche subìte nei secoli dal convento e dalla sala, oltre a evidenziare il ruolo di rilevante spazio pubblico da essa rivestito nel corso del Novecento.
Indice:
pag. 13 V. Terraroli, Introduzione
15 M. Tedeschi, La storia e la musica. Lo spazio del salone "da Cemmo" nella vita civile e artistica della Città
25 F. Dassenno, Bellissimi strumenti bresciani per l'Aula magna del Conservatorio
45 M. Fasser, La Libreria del convento di San Barnaba. Annotazioni sulle vicende architettoniche della zona sud est del convento. I recenti restauri del ciclo pittorico attribuito a Giovan Pietro da Cemmo
58 E. Pedretti, Scheda tecnica dell'intervento
63 L. Salvatore Nocivelli, Il salone "da Cemmo". Il progetto di restauro e le soluzioni tecniche per una nuova sala di audizione
101 V. Terraroli, Un grande cantiere pittorico di fine Quattrocento. La Libreria, le allegorie agostiniane e due pittori