Commento dell'editore:
Il libro dei dodici sapienti costituisce una delle prime manifestazioni culturali prodotte dal particolare sincretismo che si genera nella penisola iberica fra il regno di Fernando III e quello di suo figlio Alfonso X. In questa fase, nella quale convivono tradizioni assai diverse (araba, ebraica e cristiana), la monarchia castigliana è attenta a costituire un regno solido che ha fondamento nella precettistica filosofica e gnomico-sapienziale. All'ingente quantità di opere tradotte dall'arabo al castigliano, o al latino, fa riscontro la necessità di creare un testo che rifletta il delicato momento in cui vive la monarchia. Da qui la necessità di un manuale che metta a fuoco sia come il re debba governare il regno, con particolare riferimento alla corte, sia il ruolo da assumere rispetto alla giustizia, all'organizzazione militare e ai rapporti con gli ordini religiosi e cavallereschi. El libro de los doze sabios è uno "specchio per principi" che, pur non essendo una traduzione, sa sintetizzare perfettamente la tradizione precettistica orientale e quella occidentale.
Indice:
Introduzione
1. Gli specchi per principi e la cultura del secolo XIII
2. Il Libro de los doce sabios: il testo e i suoi significati
Nota al testo
Trasmissione del testo e traduzione
1. Trasmissione manoscritta e a stampa
2. Il manoscritto O
3. Problemi di traduzione
El libro de los doce sabios
Il libro dei dodici sapienti
Bibliografia.