Commento dell'editore:
Il Medioevo coltivò una intensa passione per le spezie, che si prestavano ad essere usate nei più vari ambiti, dalla gastronomia alla medicina ai cerimoniali religiosi. Una infatuazione che fu davvero un motore di prima importanza per lo sviluppo degli scambi commerciali, le conquiste, la crescita economica. Perché le spezie erano così richieste, e così costose? Come racconta questo libro, erano simboli di bellezza, di ricchezza, di raffinatezza, di grazia. E la domanda di cannella e pepe, o di rare ed esotiche essenze aromatiche come l'ambra grigia e il muschio, stimolava i viaggi verso Oriente, le esplorazioni geografiche, i commerci. Seguendo il gusto e la tirannia della moda, l'Europa medievale andava così alla conquista del mondo.

Indice:
7 Prefazione
11 Introduzione. Le spezie: una merce per iI mercato globale
31 I. Le spezie e la cucina medievale
1. Ricette medievali
2. Mode culinarie
3. Il gusto della cucina medievale
4. Spezie, cibo e status
5. La cucina borghese: "Le ménagier de Paris"
67 II. Medicina: le spezie come farmaci
1. Dieta, salute e umori
2. Medicine esotiche e locali
3 . I supposti effetti dei farmaci
97 III. Gli odori del paradiso
1. Gli aromi dell'Eden
2. La collocazione dell'Eden e dell'India
125 IV. Traffici e prezzi
1. Le rotte delle spezie
2. Il commercio al dettaglio
3. Il costo delle spezie
151 V. Scarsità, abbondanza e profitto
1. La rarità circostanziale e il difficile raccolto del pepe
2. Forniture "normali" e raccolti
3. Una ricchezza iperbolica
171 VI. "Quel maledetto pepe": le spezie e i rischi per la moralità
1. Spezie e immoralità
191 VII. Alla ricerca dei reami delle spezie
1. La "pax mogolica"
2. Carte, viaggiatori e l'ampliarsi delle conoscenze
3. Europa, islam, Cina e India: la situazione nel Quattrocento
221 VIII. La scoperta dei reami delle spezie: Portogallo e Spagna
1. Portogallo
2. Spagna
245 Conclusioni. Ascesa e declino delle spezie
261 Carte
267 Note
289 Bibliografia
307 Indice dei nomi