Testo a fronte
Commento dell'editore e quarta di copertina:
Il giudice delle Beira (1526) è una deliziosa farsa scritta da Gil Vicente a continuazione della precedente Farsa di Inês Pereira. Il contadino bonaccione, prima rifiutato, poi sposato e allegramente tradito dall'arguta Inês nel primo episodio, in questo sequel è chiamato a corte per rendere ragione delle sentenze "bizzarre" da lui pronunciate in veste di (improbabile) giudice rurale. Presentato inizialmente come oggetto di derisione, il giudice via via si defila, per dar spazio alla rappresentazione della follia incarnata nei comportamenti e nelle pretese dei litiganti pervenuti a udienza dinanzi a lui. Un semplice, magistrale ribaltamento dei ruoli comunicativi, che ad arte vengono confusi tra scena, realtà teatrale e vita, consente allo spettatore più sensibile di cogliere il sapido significato allusivo del testo farsesco, degno erede della tradizione che castigat mores ridendo.
Indice:
pag. 9 Introduzione
27 Nota alla traduzione
31 Bibliografia
34 Juiz da Beira
35 Il giudice della Beira
100 Note.