Il Duomo di Arezzo. Settecento anni di storia, fede e arte


PREZZO : EUR 22,00€
CODICE: ISBN 8895520173 EAN 9788895520179
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Curatore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Il Duomo di Arezzo. Settecento anni di storia, fede e arte

PREZZO : EUR 22,00€

CODICE :
ISBN 8895520173
EAN 9788895520179

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Curatore:

EDITORE/PRODUTTORE:


ANNO:
2011

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
200 pagine
Ill. colori
Brossura
cm 21 x 28

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
In questo volume il lettore troverà una sintetica storia delle cattedrali che la città di Arezzo ha avuto, con una particolare ovvia attenzione a quella attuale. Non è quindi una guida né un testo di storia dell’arte. Esistono già, in quei settori, opere molto buone, alle quali rimandiamo il lettore interessato. Giudizi e valutazioni estetiche non riguardano questo lavoro e gli impegnativi studi compiuti dagli specialisti, soprattutto negli ultimi anni, sono ampiamente utilizzati nella prospettiva dell’impianto metodologico. Un cenno alla struttura del libro che si divide in due parti. Nella prima si ripercorre la ricca e problematica storia delle cattedrali aretine esistenti prima del XIII secolo. Si prendono in considerazione le ipotesi concernenti la primitiva cattedrale urbana, la sua ubicazione, la sua scomparsa. Si passa allo studio della cattedrale alto medievale del Pionta e della cittadella vescovile che vi sorse attorno, con il grandioso tempio dedicato a S. Donato. La seconda parte tratta la storia della odierna cattedrale di Arezzo. Ampio spazio è dedicato alla vicenda politica aretina dei secoli XIII e XIV perché siamo convinti che molte delle attuali vedute sulla storia della cattedrale siano frutto di una non approfondita conoscenza di quegli anni. Franco Paturzo, autore del testo, ha cercato di eliminare incongruenze, errori, false attribuzioni, facendo ricorso alla più ampia ed aggiornata bibliografia (a volte anche questa piuttosto fantasiosa) e ad una visitazione la più accurata possibile della documentazione storica; errori e sviste sono inevitabili, per questo l’autore sarà grato a tutti quanti vogliano segnalarglieli. Il progresso è frutto dello spassionato lavoro di molti studiosi e non di un gretto arroccarsi su posizioni gelose e “inconfutabili”. Grande spazio e importanza è stato dedicato all’apparato fotografico e iconografico realizzato da Gianni Brunacci. Ciò al fine di facilitare la comprensione e meglio godere delle ricchezze conservate nella nostra ecclesia mater.


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