Commento dell'editore e seconda di copertina:
Nel mondo antico, l'amicizia era una virtù di grande importanza filosofica. Aristotele ha scritto ampiamente sull'argomento, così come Cicerone. La loro idea di amicizia, intesa come relazione basata sulla ragione e sulla virtù, è stata trasformata dal cristianesimo in un rapporto fondato sull'amore reciproco tra un individuo e Dio. Nel volume l'autrice propone delle letture acute della Commedia, della Vita Nuova e del Convivio volte a dimostrare l'interesse di Dante per il tema e mette in evidenza, attraverso un'interpretazione nuova e sagace, come egli abbia intrecciato le idee contraddittorie di amicizia classica e cristiana in una sintesi armoniosa in cui essa è diventata portatrice di salvezza e felicità. Il concetto di amicizia in Dante coinvolgerà medievalisti, classicisti e studiosi dell'amicizia di tutte le epoche.
Indice:
pag. 9 Ringraziamenti
11 Abbreviazioni
13 Introduzione
41 Capitolo I. L'Amicizia Classica: Aristotele e il Convivio di Dante
79 Capitolo II. Il De Amicitia di Cicerone e il Convivio di Dante
103 Capitolo III. L'amicizia cristiana
131 Capitolo IV. La Vita Nuova: l'Amicizia di Dante con Guido Cavalcanti e Altri
161 Capitolo V. L'Amor e l'Amicizia nel canto II dell'Inferno
199 Capitolo VI. L'Amicizia nel canto XXX e nel canto XXI del Purgatorio
241 Bibliografia
275 Indice analitico