Commento dell'editore:
Una rigorosa ricostruzione dell'assetto territoriale dell'Abruzzo a partire dalle strutture monastiche benedettine ivi presenti.
La diffusione dei monasteri benedettini nella regione della Marsicana, ebbe inizio nel secolo VIII e raggiunse il suo culmine tra IX e XI secolo. Le grandi abbazie di Farfa, Subiaco, San Vincenzo al Volturno, Montecassino e San Clemente a Casauria acquisirono, grazie a cospicui possedimenti fondiari, il controllo di tutto il territorio. Basandosi su dati archeologici e precise fonti documentarie, l'autrice indaga le ragioni delle scelte insediative, i rapporti con i centri urbani e le strutture preesistenti, il ruolo religioso, economico e politico di questi monasteri, in un contesto dominato prima dal potere longobardo, poi carolingio, e infine nobiliare con la famiglia dei Conti dei Marsi.
Sommario:
pag. 7 Premessa, di Letizia Pani Ermini
9 Introduzione
15 IL CONTESTO TERRITORIALE
16 Formazione e sviluppo dell'entità territoriale: gli insediamenti dagli ethnos italici alla romanizzazione
21 L'età tardoantica ed altomedievale
35 STRUTTURE MONASTICHE E TERRITORIO: I RAPPORTI CON LE INFRASTRUTTURE
35 La viabilità romana
37 La viabilità altomedievale
52 La rete tratturale
52 I rapporti con il contesto urbano
57 POTERI E FUNZIONI
57 Il patrimonio fondiario e la sua valenza politica
69 Le proprietà dei monasteri locali
77 Corti e celle
80 Ruolo pastorale
90 Dediche dei complessi monastici: brevi considerazioni
95 L'ORGANIZZAZIONE SPAZIALE: STRUTTURE, AMBIENTI, FUNZIONI
95 Scelta del sito e modalità di inserimento
97 Gli edifici di culto e gli ambienti del monastero
107 Le tecniche costruttive
113 Monasteri e territorio
127 Conclusioni
133 Schede di Sito
183 Abbreviazioni Bibliografiche
197 Indice dei luoghi e dei toponimi
203 Indice dei complessi monastici e degli edifici di culto
206 Indice dei percorsi viari