I corali di San Giacomo Maggiore

Miniatori e committenti a Bologna nel Trecento

PREZZO : EUR 45,00€
CODICE: ISBN 888805121X EAN 9788888051215
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di: ,
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 2 - Collana diretta da Massimo Medica
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
I corali di San Giacomo Maggiore
Miniatori e committenti a Bologna nel Trecento
PREZZO : EUR 45,00€

CODICE :
ISBN 888805121X
EAN 9788888051215

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di: ,

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 2
Collana diretta da Massimo Medica

ANNO:
2003

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
316 pagine
Ill. colori e b/n
Brossura
cm 17 x 24

DESCRIZIONE:

Catalogo della mostra (Bologna, Museo Civico Medievale, 14 dicembre 2002 - 31 marzo 2003)

Nella seconda metà del Trecento gli attivissimi miniatori bolognesi Nicolò di Giacomo e Stefano di Alberto Azzi prestarono la loro raffinata arte agli Agostiniani della chiesa di San Giacomo Maggiore per illustrare il ciclo di corali il cui finanziamento fu sostenuto da alcune delle più cospicue famiglie di Bologna di quell'epoca.
Dopo contrastate vicende conseguenti alle soppressioni degli enti religiosi in età post-unitaria, i corali sono attualmente di proprietà comunale e sono conservati presso il Museo Civico Medievale, dove, al termine di delicati interventi di recupero e di restauro - recentemente eseguiti (in parte con finanziamenti IBC) soprattutto nei riguardi di alcuni codici gravemente danneggiati - finalmente si è potuto disporre di tutto il ciclo liturgico e quindi avviare accurate ricerche e analisi stilistiche che hanno permesso di evidenziare i forti motivi di interesse dei corali nel quadro della produzione artistica bolognese del periodo.
Senza dubbio uno degli aspetti più esclusivi dei codici è rappresentato dalle suggestive raffigurazioni dei committenti laici e dei loro stemmi araldici che ci conducono fra gli altri alle famiglie Calderini, Isolani e Bolognini. Si tratta di un raro protagonismo di privati laici su materiali ad uso interno del convento agostiniano, in cui sembrano convergere contenuti socio-politici oltreché artistici e devozionali.
La mostra, curata da Massimo Medica e da Giancarlo Benevolo, ha per oggetto innanzi tutto per la prima volta l'esposizione del ciclo completo degli antifonari che sono presentati insieme con altre significative testimonianze artistiche trecentesche legate alla committenza agostiniana e alla produzione di Nicolò di Giacomo.
Accanto agli affreschi con Storie di Santa Maria Egiziaca eseguiti da Cristoforo da Bologna e ad altre testimonianze pittoriche coeve provenienti da San Giacomo, il pubblico ha infatti l'occasione di ammirare alcuni capolavori della miniatura del Trecento, tra cui, firmate da Nicolò di Giacomo, le Decretali di Giovanni d'Andrea (1354) conservate alla Biblioteca Ambrosiana di Milano e la preziosissima versione del De bello pharsalico per la committenza Gonzaga (1373) conservata alla Biblioteca Trivulziana di Milano. Sempre di Nicolò di Giacomo è inoltre presentato per la prima volta uno dei corali realizzati per la Collegiata di San Giovanni Battista di San Giovanni in Persiceto (Bo).


ARGOMENTO: , , , , , , , , , , , ,
GENERE: , ,