Seconda di copertina:
In un freddo mattino d'inverno, un fragile fanciullo estrae, dall'incudine nella quale era conficcata, una grande spada che nessuno mai era riuscito a smuovere d'un millimetro. Inizia così la storia di colui che sarebbe diventato il leggendario re Artù.
Tutti abbiamo sentito parlare di questo eroe, del valoroso Lancillotto e del potente mago Merlino. In questo libro li ritroviamo con piacere accanto alla bella Ginevra e a Parsifal, e incontriamo altri personaggi più o meno conosciuti come Tristano e Isotta, o Biancofiore, sposa d'una notte, e suo figlio Lohengrin, il Cavaliere del Cigno. Basandosi sui testi di Goffredo di Monmouth e di Thomas Malory, l'autore ci offre infatti dell'epopea una visione molto vasta, che rinnova felicemente tutto il ciclo di re Artù.
Grandiose battaglie, rivolte di signori, scene d'amore, tornei, sono gli sfondi di altri combattimenti nei quali si affrontano il senso dell'ideale, la fede in Dio, la vanagloria, i tumulti della gelosia, i grandi e piccoli sentimenti che fanno dell'uomo un essere unico. Con in più quel soffio epico che attraversa i secoli e ci viene restituito intatto.