Quarta di copertina:
Paese di naturale confine, non tra uomo e uomo ma tra elementi, nel volgere delle ere in Bretagna non si sono mescolati soltanto cielo, terra e mare, ma anche influssi e sedimentazioni umane. All'interno delle sue frastagliate coste, sugli ondulati pianori distesi ai venti dell'oceano, successive ecumeni si sono compenetrate con lento accrescimento, sociale, politico ed economico, dando luogo, in ogni epoca, ad una propria identità culturale, distinta, ma non perciò aliena, dalla generale evoluzione dei popoli europei. E questa singolare identità armoricana - la "terra del mare" - questa proverbiale e fascinosa lentezza nell'accogliere e rimodellare gli apporti esterni, che Patrick Galliou e Michael Jones escavano qui, con sapiente e amorevole delicatezza, dalle vestigia archeologiche e letterarie, consentendoci di comprendere e gustare, dall'aurora celtica alle "regalità" tardo-medievali, la storia degli abitanti della Finis Terrae, plasmata forse dall'Atlantico assai più che dalla volontà umana.